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WEEK-END ECOLOGICI
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Comunicato 
5 maggio 2001 0:00
 

NON SERVONO A MIGLIORARE L'ARIA DELLE NOSTRE CITTA'
RIPARTE LA DEMAGOGIA ASSISTENZIALISTA CON I CONTRIBUTI DEL GOVERNO A CHI VI SI PRESTA, MA NON A CHI, CON QUESTI SOLDI, POTREBBE METTERE IN PRATICA CITTA' VIVIBILI SETTE GIORNI SU SETTE

Firenze, 5 Maggio 2001. "Per un pugno di dollari" alcune citta' italiane si apprestano a vivere quelli che potremmo chiamare i week-end della demagogia.
Cosi' interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Si', perche', tutto sommato il motivo per cui un Comune decide il blocco della circolazione privata, rimane solo quello economico (500 lire ad abitante che arrivano da parte del ministero), in quanto quello ambientale, e' tutto da capire.
Ce lo dice l'Anpa, che ha registrato abbassamento dell'inquinamento nelle citta' che ha monitorato, ma nelle stesse citta' ha rilevato -quando, il giorno dopo il livello di scarichi delle varie combustioni e' tornato al solito livello- il tradizionale inquinamento. Ed e' bene ricordare che, quando ci si e' messo anche il clima brutto (come in questo week-end), il livello di inquinamento, nonostante le auto private ferme, e' stato piu' alto che nei giorni normali.
Evidentemente c'e' qualcosa che non torna, e sono le stesse istituzioni che ce lo dicono, ma chi deve decidere -sia a livello di ministero che di amministrazione comunale- ignora questi dati: il ministero da una parte, con 500 lire al giorno, si rifa' il look per calmare le ire del partito dei Verdi che non ha ancora digerito che il ministro non sia piu' uno dei loro, e dall'altra i Comuni guadagnano soldi che, visto l'andazzo di tutte le casse municipali che si mantengono ormai a botta di autovelox, male non fanno.
Ci domandiamo se, oltre ai disagi che i cittadini devono subire con questi blocchi forzati (non ci sono solo i lavoratori dipendenti a orario fisso che non lavorano il sabato e la domenica, ma una marea di persone che lavora quasi a ciclo continuo nell'ambito della giornata, e che non ha come contropartita un mezzo pubblico che svolga un servizio sostitutivo di quello privato), dobbiamo sorbirci anche la beffa.
Fara' tanto colore vedere intere famigliole che vanno sui pattini a rotelle nelle strade che altri giorni sono delle auto, ma ci domandiamo perche' queste famigliole non debbano poter usare questi pattini o le biciclette per 7 giorni su sette, grazie ad un sistema di trasporti urbani che non li respinga ma li consideri il nucleo centrale su cui organizzare tutta la mobilita'. Invece di dare le 500 lire ad abitante come premio, o il cofinanziamento per le campagne di sensibilizzazione e informazione sui week-end ecologici, perche' non si usano questi soldi come contributi per chi mette in pratica una citta' in cui la mobilita' di tutti i giorni sia tale nel rispetto dell'ambiente? Purtroppo dobbiamo registrare che, siccome questa non sarebbe demagogia e assistenzialismo, ma incentivo alla capacita' di fare, sia un metodo estraneo a chi ci governa e ci amministra.
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