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Previdenza integrativa e Tfr: parte il nuovo canale informativo dell'Aduc
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Editoriale di Giuseppe D'Orta
19 dicembre 2018 7:34
 
Con il primo articolo, dedicato al FondInps, prende avvio un nuovo canale informativo di Investire Informati dell'Aduc, che ha come oggetto la previdenza integrativa. Un tema di cui si parla molto, ma in realtà molto poco -e spesso male- rispetto all'importanza che sempre più riveste. 

Specie in ambito politico, si parla sempre e solo dei già pensionati o di coloro i quali lo saranno a breve. Pochissimo spazio viene invece destinato al futuro, vale a dire ai lavoratori che si ritroveranno ad andare in pensione ad un'età molto avanzata e con importi molto bassi rispetto a quanto avviene ora a causa di provvedimenti legislativi che li penalizzano.               

Si tratta spesso di provvedimenti che al momento si notano poco o niente, ma che si faranno sentire in maniera enorme sui futuri pensionati: è pertanto indispensabile essere informati in tempo, per poter provvedere prima che sia troppo tardi. Tra le tante, molti non sanno che alle pensioni di vecchiaia liquidate con il sistema contributivo non spetterà l'integrazione al trattamento minimo, come invece avviene oggi. 

Ancora, il 5 ottobre 2010 l'allora presidente dell'Inps Antonio Mastrapasqua affermò, per poi fare immediatamente marcia indietro, che "se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale". Non solo ai parasubordinati, aggiungiamo noi, anche se quella gestione è la più penalizzata di tutte. Ad esempio, la riforma nota come "Legge Fornero" ha modificato un parametro molto importante che la riguarda. Prima di allora, per andare in pensione all'età stabilita per il trattamento di vecchiaia occorreva aver maturato il diritto ad un importo annuo pari ad almeno 1,2 volte l'importo dell'assegno sociale. Ora bisogna raggiungere almeno 1,5 volte quell'importo, altrimenti l'età di pensionamento diviene di settanta anni. Senza contare l'adeguamento periodico in base alle aspettative di vita.

Non che le altre gestioni se la passino meglio. Basti pensare alla Legge di Bilancio di alcuni anni fa con cui furono tagliati dell'8% i coefficienti di conversione in rendita del capitale, ossia un taglio dell'8% a tutte le pensioni erogate da quel momento in avanti.

La previdenza integrativa assume di conseguenza un ruolo fondamentale, e per decidere al meglio occorre essere informati su tutti i suoi molteplici aspetti: la scelta della forma migliore da adottare, gli importi da destinarvi, l'incidenza dei costi sulle future prestazioni, le norme che disciplinano le anticipazioni ed il riscatto anticipato, la fiscalità, cosa fare contro le omissioni contributive del datore di lavoro, e molto altro ancora.

Previdenza integrativa è anche il Tfr che rimane in azienda, con tutte le sue peculiarità, che pure affronteremo.

Il lavoro da fare è notevole, e cercheremo come sempre di essere utili spiegando ogni aspetto nella maniera il più comprensibile possibile.
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