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 ITALIA - ITALIA - Bankitalia trasparente sui suoi procedimenti. Corte Ue
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13 giugno 2018 8:31
 
La Banca d'Italia, come qualsiasi altra banca centrale, deve consentire al cliente di una banca che sia stata liquidata l'accesso ai documenti riservati, in modo che possa valutare se fare o meno causa, per ottenere un risarcimento. E' quanto conclude l'avvocato generale della Corte Ue Michal Bobek, in una causa relativa alla vicenda di un cliente di Banca Network Investimenti, che vi aveva depositato 180mila euro. Quando Bni è finita in liquidazione coatta amministrativa, l'uomo se ne è visti restituire solo 100mila, per effetto del 'burden sharing', o condivisione degli oneri, dovuta al fatto che i conti correnti sono protetti per legge fino a 100mila euro, non oltre. Il correntista, sospettando l'esistenza di fatti che potrebbero dare luogo a responsabilità sia della Bni sia della Banca d'Italia, ha chiesto alla banca centrale l'accesso ad alcuni documenti della Bni o riguardanti la stessa banca, per valutare l'opportunità di fare causa e ottenere così un risarcimento o un indennizzo. L'accesso agli atti gli è stato in parte negato dalla Banca d'Italia, che ha invocato il segreto professionale, visto che le informazioni richieste erano in possesso della Banca d'Italia a fini di vigilanza. 
Il cliente ha fatto quindi ricorso al Tar del Lazio, osservando che, dopo la liquidazione coatta, nessuna informazione poteva ritenersi coperta da segreto. Nel 2015 il Tar del Lazio ha respinto il ricorso, accogliendo la tesi della banca centrale, secondo la quale la possibilità di chiedere l'accesso alle informazioni confidenziali relative agli istituti di credito sottoposti a liquidazione coatta presuppone che il richiedente abbia avviato una causa. L'uomo non si è dato per vinto, e ha fatto ricorso al Consiglio di Stato, che si è rivolto alla Corte per avere lumi.  Nelle sue conclusioni, Bobek (Repubblica Ceca) propone alla Corte di dichiarare la sussistenza dell'obbligo dell'autorità nazionale di vigilanza di consentire l'accesso ad informazioni riservate, in base alle regole nazionali sull'accesso ai documenti, ad un cittadino che intenda vagliare la possibilità di avviare una causa contro la stessa autorità per danni derivati dalla liquidazione coatta o dal fallimento di una banca.
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