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 ITALIA - ITALIA - Basta con le scuole chiuse per le elezioni Un sindaco ribelle mette i seggi in palestra
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Notizia 
21 settembre 2022 10:45
 
La stangata è arrivata col Covid e la didattica a distanza. Ma la scuola da tempo era (ed è) bistrattata, quasi non si comprendesse l'importanza dell'istruzione. Arriva la crisi energetica? Ci sono presidenti di Regione che propongono di accorciare le lezioni. Ci sono edifici fatiscenti? Il piano di riqualificazione fatica a procedere. Si tenta di premiare gli insegnanti più bravi? I sindacati si oppongono e tutto finisce a tarallucci e vino. Ci sono le elezioni? Scuole chiuse qualche giorno per insediarvi i seggi: le lezioni sono appena iniziate ed è già vacanza. Possibile non sia possibile (come avviene all'estero) organizzare il voto senza espellere gli studenti dalle aule?
A ribellarsi a questo andazzo delle scuole aperte solo quando si può è Alessandro Erriquez, sindaco di Castello d'Argile, 6.500 abitanti, fa parte della città metropolitana di Bologna. Una decisione, la sua, che sembra l'uovo di Colombo. Per non chiudere la scuola metterà i seggi nella palestra, salvaguardando il diritto al voto ma anche quello all'istruzione.
Lo ha sperimentato in occasione degli ultimi referendum, ha funzionato e adesso annuncia: «Finora i seggi erano nelle scuole elementari, con lo spostamento nella palestra i bambini non perderanno neppure un giorno di lezione. Terremo insieme le votazioni, riuscendo a garantire il diritto di voto senza scalfire quello allo studio e al lavoro dei genitori, non più costretti a prendere giorni di ferie o permessi per far fronte a soste forzate».
Sindaci di tutt'Italia, unitevi.

(Carlo Valentini su Italia Oggi del 20/09/2022)

 
 
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