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 USA - USA - Cannabis legalizzata. La sovrapproduzione in Oregon sotto la lente dei federali
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19 maggio 2018 11:39
 
Il mercato nero della marijuana prospera in Oregon e un'eccessiva offerta di erba da parte dei coltivatori sta arrivando a più di due dozzine di Stati in cui la sostanza continua ad essere illegale, cosi’ una nota della polizia federale. Il procuratore Billy Williams ha detto che lo Stato ha un "problema di sovrapproduzione significativa" e che verrebbe data priorità a questa sovrapproduzione, e di conseguenza al traffico tra Stati, alla criminalità organizzata e a situazioni in cui il consumo di marijuana sarebbe esteso anche ai minorenni, nonche’ danni ambientali da coltivazioni illegali.
L’intervento, gia’ preannunciato all’inizio dell’anno, fa parte di un memorandum in cui si fa il punto sul rispetto delle leggi federali negli Stati in cui la marijuana e’ legale. Williams è il primo procuratore degli Stati Uniti ad emettere tali indicazioni dopo che il procuratore generale Jeff Sessions aveva revocato le direttive dell'amministrazione Obama sugli Stati favorevoli alla legalizzazione a gennaio. "Come funzionario di polizia di prima importanza in Oregon, non farò ampi proclami di immunità generale dall'azione penale a coloro che violano la legge federale", ha scritto. Sessions aveva chiesto ai procuratori federali di determinare le politiche sulla marijuana per i loro distretti, chiedendo alla Williams di convocare un vertice a Portland all'inizio di quest'anno per discutere il problema dell'eccesso di offerta da parte dello Stato. A quel tempo, Williams presentò anche un rapporto in cui faceva presente l’eccesso di produzione di marijuana che usciva illegalmente dallo Stato e chiedeva l'intervento dei leader locali e statali. L'industria della marijuana aveva reagito con cauto ottimismo dicendosi disponibile a non modificare in merito la politica federale in Oregon. "Penso che sia già sufficiente quanto le forze dell'ordine già fanno e che non ci sia bisogno di reprimere le produzioni illegali, perché questo non va bene per il mercato legale", ha detto Brent Kenyon, che gestisce un'attività di consulenza che aiuta gli imprenditori a creare imprese nel settore. "Le faccio merito per non aver sprecato denaro dei contribuenti nel tentativo di rendere complicato il sistema legale così come è stato stabilitop".
Lo Stato ha attualmente circa 453,592 chilogrammi di fiori di marijuana in inventario, una cifra sbalorditiva per uno Stato con una popolazione di 4,1 milioni di persone. Ciò non include 158.757 chilogrammi di prodotti commestibili, tinture e concentrati di marijuana. Il prezzo al dettaglio per un grammo è diminuito di circa il 50% dal 2015, da 14 a 7 dollari, secondo un rapporto dell'Oregon Office of Economic Analysis. I coltivatori legali e i rivenditori hanno recepito queste osservazioni. La vera quantità di marijuana che lascia lo Stato è difficile da definire, ha detto Beau Whitney, un economista di New Frontier Data, una società nazionale di analisi della cannabis. Lo Stato ha 195 ettari coltivati a marijuana legale e un mercato da 1 miliardo di dollari. Di questo, circa un terzo -300 milioni di dollari- viene deviato verso il mercato illegale all'interno dello Stato, ma non è chiaro quanto di questo stia lasciando l'Oregon. L'importo che viene coltivato legalmente è "più che sufficiente per gestire tutta la domanda in Oregon e quindi per me, non c'è da meravigliarsi che ci sia eccesso di offerta." Che cosa le persone scelgono di fare con questo, è difficile da stimare ", ha detto Whitney . "Stanno dicendo, 'Se stai esportando, allora ci interesseremo di te." A tal fine, Williams ha dichiarato che l'Oregon ha bisogno di fare un lavoro migliore di raccolta dati sull'industria della marijuana e dovrebbe dedicare maggiori risorse all'applicazione e alla supervisione.
I procuratori federali hanno risorse limitate nell'Oregon, ha scritto, e considereranno "strategicamente" quali casi perseguire, in alcuni favorendo la confisca dei beni e altri con pene civili per i procedimenti penali. Gli imprenditori che hanno intrrapreso con successo il mercato in eccesso, hanno sostenuto che speravano che l'approccio di Williams non mettesse a repentaglio le loro attività legali.
William Simpson, fondatore di Chalice, aprirà presto il suo settimo negozio al dettaglio in Oregon e spera di espandersi in California, Nevada e Canada. "Ho paura di questo eccesso di offerta che in pratica mette molte persone in una situazione disperata ... e le costringe a fare cose illegali." Ora i federali stanno osservando l'Oregon al microscopio, e questo "può mettere tutto in pericolo, ma non vogliamo dare loro una ragione per impedire la nostra attività". 
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