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 ITALIA - ITALIA - Cannabis light: Tar Lazio sospende decreto ministero
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11 settembre 2024 12:22
 
  Il Tar del Lazio, con un'ordinanza depositata oggi, ha sospeso il decreto del ministero della Salute del 27 giugno scorso sull'"aggiornamento delle tabelle contenenti l'indicazione delle sostanze stupefacenti e psicotrope", con cui venivano inserite nella tabella dei medicinali, le "composizioni per somministrazione ad uso orale di cannabidiolo ottenuto da estratti di cannabis". Il giudice amministrativo ha accolto l'istanza cautelare sollecitata nel ricorso di alcune societa' che chiedono l'annullamento del decreto.

Il tribunale amministrativo, nella sua ordinanza, mette in luce "la peculiarita' della vicenda contenziosa" e i "risvolti che coinvolgono un'intera filiera che va dalla produzione alla commercializzazione dei prodotti contenenti estratti di cannabis". Alla luce di cio', ha ritenuto "nelle more, di darsi prevalenza alle esigenze di mantenimento della 'res adhuc integra' fino alla pronuncia con piena cognizione, come la complessita' delle questioni poste richiede, tenuto anche conto del pregiudizio lamentato da parte ricorrente, caratterizzato non solo da profili economici e patrimoniali, comunque rilevanti, ma dalla necessita' di riorganizzazione e di riassetto di un intero settore onde non incorrere in responsabilita', tra cui in particolare quella penale, degli operatori".
Per questo, e' stata anche disposta una "celere fissazione dell'udienza di merito", che si terra' il 16 dicembre prossimo

Interviene intanto il governo precisando che non ci sono connessioni tra  sentenza del Tar su cbd e norma canapa.
"Il decreto del ministero della Salute che ha inserito il Cbd nella tabella dei farmaci, sez B del DPR 309/90 - oggetto dell'intervento del Tar del Lazio - non ha alcuna connessione con l'emendamento sulla cannabis all'art. 18 del Ddl Sicurezza. Tale emendamento infatti interviene - come già spiegato ieri in una nota del Dipartimento politiche antidroga della Presidenza del consiglio - per recepire la sentenza della Corte di Cassazione n. 30475 del 30 maggio 2019, che mantenendo la commercializzazione dei derivati da inflorescenze (marjuana) e resina (hashish) "sottoposta alla disciplina del DPR n. 309 del 1990", la esclude dalla legge n. 242/2016, che prevede la sola liceità della coltivazione della cannabis per altre finalità, tassativamente indicate dalla legge medesima", si legge. 

(Agi + Askanews)

 
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