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 ITALIA - ITALIA - Cannabis terapeutica. Sif e Sitox: pochi dati su certezze mediche
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11 gennaio 2018 7:27
 
Sull'uso medico della cannabis "gli studi finora disponibili sono insufficienti per trarre conclusioni definitive sull'efficacia e la sicurezza della sostanza". Questo nuovo strumento terapeutico, "nonostante l'entusiasmo, va dunque dispensato con cautela". Lo affermano, in una nota congiunta, i presidenti della Società italiana di farmacologia (Sif), Alessandro Mugelli, e della Società italiana di tossicologia (Sitox), Patrizia Hrelia, che chiedono anche di "valutare più attentamente i passi necessari nello sviluppo del mercato, sostanzialmente nuovo, della cannabis terapeutica, che è ancora un vero e proprio campo minato". "Recenti indagini internazionali hanno mostrato che la conoscenza della farmacologia e della tossicologia dei derivati della cannabis da parte dei medici che la prescrivono è piuttosto insoddisfacente. Proprio per questa ragione - sottolineano - le nostre società si stanno adoperando per realizzare specifici corsi di formazione sull'argomento destinati a medici e farmacisti". Un'ampia platea di pazienti - come adulti con dolore cronico, oltre a quello associato a sclerosi multipla, e malati oncologici - utilizza il preparato cannabis Fm-2 - ricordano i gli esperti - tanto che Coalizione italiana libertà e diritti civili (Cild), nelle settimane scorse, ha chiesto pubblicamente l'intervento del ministero della Salute affinché il Governo provveda a sopperire alla mancanza del prodotto, "non sempre prontamente reperibile", secondo la lettera dell'associazione. Gli esperti invitano però alla cautela. "Le prospettive terapeutiche della cannabis sono senz'altro interessanti - affermano i presidenti Sif e Sitox - ma manca un dato certo sul fronte della sicurezza. Non si conoscono, in particolare, gli effetti a lungo termine. Ci troviamo in un campo minato e per questo ci vuole chiarezza, formazione e corretta informazione sia agli operatori sanitari sia ai cittadini, a cui in particolare non bisogna creare false speranze perché la cannabis rappresenta in ogni caso un trattamento sintomatico e non curativo". 
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