
Il Tar del Lazio ha confermato la
sospensione del Decreto del Ministero della Salute con il quale s'inserisce il cannabidiolo (Cbd) tra i medicinali che contengono sostanze stupefacenti. L'effetto di questa decisione è che i prodotti orali contenenti cannabis light sono consentiti. L'udienza di merito fissata il prossimo 16 gennaio.
Antonella Soldo, coordinatrice dell'associazione Meglio Legale: "Il CBD non è una droga. Questa banale verità ha avuto bisogno di un pronunciamento da parte di un tribunale. I giudici del TAR Lazio, infatti, hanno ribadito che il decreto del ministero della salute che inserisce questa molecola non drogante nella tabella dei medicinali con effetti stupefacenti, va bloccato. Ormai è un format quello di un governo che produce obbrobri giuridici che poi i tribunali devono fermare. Ci sarebbe di che riderne se non fosse che di mezzo di sono le persone e le loro vite: in questo caso quelle di migliaia di imprenditori e imprenditrici che investono lavorano e un bel giorno si svegliano e rischiano di perdere tutto per il capriccio di un proibizionista. Se vuole fare qualcosa di utile questo governo si interroghi su come colpire il narcotraffico e lasci in pace chi lavora"
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