Il quotidiano Libération ha posto questa domanda, e nella sua rubrica specifica, ha fatto rispondere a Fabien Leboucq.
La domanda riguarda le manifestazioni represse dall’esercito israeliano alla frontiera con la striscia di Gaza. Dall’inizio del movimento di protesta sono passate sette settimane, e si contano gia’ diverse centinaia di morti dalla parte palestinese (1). Gli abitnati di Gaza commemorano, con queste manifestazioni, la Nakba (catastrofe, in arabo): nel 1948, 700.000 palestinesi sono stati fatti spostare per consentire la nascita dello Stato di Israele.
Da dove i media hanno i dati sul numero di vittime? Dalle autorita’ sanitarie di Gaza.
Da Libération a Le Monde, passando per la tv europea Arte, il Washington Post, Al-Jazeera o Sputnik, e anche Times of Israel… Tutti fanno riferimento al ministero locale della Sanita’, cioe’ il ministero della striscia di Gaza. Le agenzie stampa, come France Press-AFP o Associated Press, alle quali fanno riferimento la maggior parte dei media, pubblicano anche loro i dati a partire dai comunicati di questa autorita’. Che e’ anche la fonte dei bilanci che vengono redatti dall’organizzazione Mondiale della Sanita’ (OMS) (2).
1 – mentre pubblichiamo questa notizia, i dati (
agenzia stampa italiana AGI di oggi 19/05/2018 in pool con la spagnola EFE) parlano di 113 morti dal 30 marzo.
Per l’Associated Press, i morti sono 110 e i feriti 2.500.
2 -
62 morti e 2.768 feriti alle ore 18 del 15 maggio