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 ITALIA - ITALIA - Coltivazioni cannabis. Le scoperte grazie ai pentiti di mafia: anche forza lavoro di immigrati clandestini
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21 luglio 2018 12:13
 
Sono state perquisite e sequestrate le 18 sedi di una societa' specializzata nella vendita di semi di canapa indiana, fra Alessandria, Brescia, Caltanissetta, Catanzaro, Chieti Genova, Imperia, Lecce, Milano, Napoli, Salerno e Savona, dalla quale Emanuele Mancuso ha acquistato i semi di marijuana con cui ha impiantato estese piantagioni nel Vibonese e organizzato un vasto giro di narcotraffico. L'operazione "Giardini segreti" della polizia e della Dda di Catanzaro ha permesso di scoprire - grazie anche alla collaborazione con la giustizia da qualche settimana di Emanuele Mancuso, figlio del boss della 'ndrangheta di Nicotera e Limbadi, Pantaleone Mancuso, alias "l'Ingegnere" - che le piantagioni venivano controllate dagli indagati attraverso dei droni, mentre per la coltivazione sarebbe stata impiegata manodopera extracomunitaria, anche proveniente dalla vicina tendopoli di San Ferdinando, per mantenere puliti i terreni delle piantagioni di marijuana e disinfestare dalle erbacce che ostacolano la crescita delle piantine di marijuana. La scoperta delle piantagioni sarebbe il primo contributo di Emanuele Mancuso offerto ai magistrati della Procura distrettuale di Catanzaro per la sua collaborazione con la giustizia. Dalla societa' che vendeva semi di marijuana anche on line arrivavano i semi poi impiegati nelle piantagioni di marijuana di Nicotera, Joppolo e Capistrano, dove venivano coltivate le piante di canapa in grado di produrre oltre due milioni di dosi di "erba". 
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