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 USA - USA - Crisi oppiacei. Cina respinge accuse presidente Usa
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3 settembre 2019 11:57
 
La Cina respinge ogni responsabilita' sul caso Fentanyl negli Usa, dopo gli attacchi di Donald Trump. Il Paese asiatico e' il principale esportatore mondiale di Fentanyl, che ha ucciso il cantante Prince e almeno 32 mila americani nel 2018. Trump ha accusato Xi Jinping di non aver mantenuto l'impegno di bloccare l'export verso gli Usa, anche se Pechino aveva inasprito i controlli e la legislazione. "Da allora nessun altro caso di contrabbando di Fentanyl e' stato portato alla luce", ha assicurato Liu Yuejin, direttore della Commissione antidroga. "La Cina ha rafforzato i controlli ma il numero di morti negli stati Uniti continua ad aumentare", ha aggiunto, segnalando che secondo i dati Usa le Dogane hanno trattato da ottobre 2018 a marzo scorso 229 arrivi di Fentanyl per 536,8 chili: "In soli 17 casi proveniva dalla Cina per 5,87 chili. Dal 2012, gli Usa hanno segnalato a Pechino solo sei casi di contrabbando di Fentanyl", ha detto. Il Fentanyl non e' proibito, viene usato per sedare il dolore di malati di cancro, ma alcune fabbriche cinesi sono sospettate di metterlo in commercio senza preoccuparsi troppo dei destinatari finali; il Fentanyl puo' essere acquistato su internet senza particolari difficolta' o viene fatto transitare dal Messico.
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