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 ITALIA - ITALIA - Cure palliative. Il che fare in sei punti
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Notizia 
19 gennaio 2018 14:26
 
Nella giornata odierna, una delegazione composta dai membri del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Cure Palliative (SICP), della Federazione Cure Palliative (FCP) e da altri esponenti del mondo delle cure palliative in Italia è stata ricevuta al Palazzo del Quirinale dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. L'udienza ? che rappresenta un riconoscimento istituzionale del valore sanitario e sociale che le cure palliative hanno conseguito nel nostro Paese ? è stata preziosa per illustrare al Presidente Sergio Mattarella i risultati raggiunti e per fare il punto sulle criticità che ancora permangono, al fine di mettere in campo azioni volte ad una più ampia conoscenza e ad una omogenea e capillare diffusione delle cure palliative sul territorio nazionale.
In sei punti, gli aspetti su cui lavorare: *(Contenuto del documento sottoscritto da SICP e FCP e consegnato al Presidente della Repubblica Italiana)
1. Avviare una intensa campagna di informazione dei cittadini per sensibilizzarli sul diritto ad accedere alla Cure Palliative;
2. Attivare l'insegnamento delle Cure Palliative a livello della formazione universitaria sia nel percorso pre-laurea di tutte le professioni sanitarie, sia nelle Scuole di Specialità equipollenti alla disciplina di Cure Palliative, come previsto nella legge 38/10; tale esigenza è particolarmente pressante per i medici poiché si registra una diffusa carenza di medici palliativisti a causa dei limiti eccessivamente rigidi imposti dalla vigente normativa;
3. Stimolare gli Assessorati Regionali della Sanità a costituire o completare con adeguato finanziamento le Reti Regionali e Locali di Cure Palliative per rendere omogeneo e esigibile il diritto di accesso tali cure, per qualunque patologia evolutiva durante tutto il suo decorso, per ogni età e in ogni luogo di cura, come sancito dalla Legge 38/10 e successivi Atti di Intesa Stato-Regioni;
4. Normare il sistema tariffario per le prestazioni di Cure Palliative in modo da rendere certo e omogeneo il finanziamento delle attività di cura erogate; le tariffe devono risultare compatibili con l'equilibrio economico dei Servizi di Cure Palliative che erogano i vari livelli di cura: domiciliare, hospice, ospedaliera e consulenziale;
5. Portare a rapida approvazione il Decreto attuativo relativo alla formazione del volontariato in Cure Palliative come previsto dalla legge 38/10 che riconosce l'importante valore del volontariato e prevede un "percorso formativo omogeneo" sul territorio nazionale;
6. Attivare l'Accreditamento Istituzionale delle Strutture del Terzo settore, previsto dalla legge 38, al fine di consentire la loro partecipazione alle Reti Regionali e Locali di Cure Palliative nel rispetto degli standard di qualità delle cure erogate. "La legge 38/2010 ? ha dichiarato il dr. Italo Penco, presidente della Società Italiana di Cure Palliative e direttore sanitario della Fondazione Sanità e Ricerca di Roma, che ha rappresentato la delegazione ? afferma chiaramente che le cure palliative sono un diritto da garantire in modo uniforme in tutto il Paese [...] Il diritto ad una sanità equa, attraverso apposite reti che integrano gli hospice e i reparti ospedalieri con le strutture territoriali e quelle domiciliari, non vede tuttavia ancora luce e molti malati inguaribili (adulti e bambini) continuano ad essere assistiti nei luoghi meno idonei a rispondere ai bisogni complessi di chi si trova nel fine vita".
(agenzia 9Colonne)
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