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 ITALIA - ITALIA - Inflazione turistica dicembre 2024 in crescita: +3,4%
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20 gennaio 2025 11:15
 
 Nel mese di dicembre 2024 si stima un tasso di inflazione turistica in aumento dello 0,5% su base mensile e del 3,4% su base annua, in un quadro di generale graduale rallentamento (+4,0% a novembre 2024).
Lo afferma un'analisi Demoskopika per la quale, in media, nel 2024 l’indice dei prezzi al consumo turistico NICT è stato pari a +3,9%, registrando un calo significativo rispetto al 2023 (+6,2%).
In aumento su base tendenziale, si sottolinea, tutte le macro-voci del paniere turistico: pacchetti vacanza (+4,7%), servizi ricreativi e culturali (+4,2%), servizi di trasporto (+3,6%), servizi ricettivi e ristorazione (+2,9%).
Spostando l’analisi sul livello delle singole voci, a registrare un incremento, su base annua, più significativo risultano principalmente i servizi ricreativi e sportivi (+18,5%), il trasporto marittimo (+12,0%), i pacchetti vacanza nazionali (+7,3%) e il trasporto aereo passeggeri (+5,7%).

Sul versante congiunturale si registra invece un incremento per il trasporto aereo passeggeri (18,5%) con un +21,6% per i voli nazionali e un +17,7% per i voli internazionali. Al rialzo, in modo significativo, anche i pacchetti vacanza (+10,0%).
In direzione opposta, contrazione principalmente per i servizi di alloggio (-2,7%) con in testa la voce Alberghi, hotel, pensioni e simili (-3,3%).

 Il differenziale inflazionistico, in termini tendenziali, tra l’indice generale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) e quello turistico (NICT) continua ad accorciarsi portandosi a 2,1 punti percentuali (dai 2,6 di novembre 2024).
Sono dieci i sistemi turistici con una dinamica dei prezzi più alta rispetto alla media italiana, con in testa Liguria, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Umbria e Piemonte.
La dinamica dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo turistico (IPCAT) per l’Italia fa registrare nel mese di novembre 2024 (ultimo dato disponibile), su base annua, un aumento del 4,1% a fronte del dato dell’Unione europea pari al 4,8%.

(La Presse)

 
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