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 FRANCIA - FRANCIA - Legalizzazione cannabis. Le bugie del ministro dell’Interno
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27 agosto 2021 9:31
 
Gérald Darmanin non lo ha mai nascosto: è in guerra contro la cannabis, questa "merda" come la chiama il ministro dell'Interno. Il 19 agosto su BFM-TV, un giornalista gli ha fatto notare che gli stati hanno comunque legalizzato questa droga. "È un fallimento", risponde Darmanin. "Se fosse stato un fallimento, sarebbero tornati su di esso", ha detto il suo partner. E il ministro dell'Interno ha affermato: "Ma gran parte di questi Stati e dell'opinione pubblica stanno facendo marcia indietro su queste legalizzazioni!"

E’ vero? No. "Dovremmo tornare alla decolonizzazione di paesi come il Marocco", ride il docente di diritto privato Yann Bisiou. “Nelle mani delle autorità pubbliche francesi per anni, questo mercato era diventato illegale negli anni dell'indipendenza del paese.
Un altro esempio citato da Yann Bisiou: "Negli anni '70 negli Stati Uniti, in alcuni stati, il consumo era relativamente tollerato, di fatto ma non legalmente, prima che Reagan, divenuto presidente, vi si oppose". Si trattava, secondo il docente, di un movimento di tolleranza ma non di legalizzazione, che poi non sfociò mai nella stesura di una legge che autorizzasse il consumo ricreativo.
"Nessuno è tornato indietro sulla legge una volta entrata in vigore"

Un'altra fonte, molto familiare con la produzione e la legislazione dei narcotici nel mondo, aggiunge: "I paesi stanno lottando per legalizzare, nonostante le promesse, ma nessuno ha rinnegato una legge del genere una volta in vigore". Tra i paesi che hanno legalizzato l'uso ricreativo della marijuana troviamo Uruguay, Canada e diversi stati americani come California e Colorado.

Quando è stato contattato, il gabinetto di Darmanin non ha mai detto a CheckNews/Libèration a quali paesi si riferiva il ministro. Nemmeno a France Inter, che è arrivata alla nostra stessa conclusione.

I nostri interlocutori notano, tuttavia, che alcuni paesi hanno esitato sul tema della depenalizzazione. Ciò significa, in senso lato, una riduzione (o addirittura eliminazione) delle sanzioni sostenute da produttori, venditori e consumatori. Mentre la legalizzazione equivale a dare un quadro giuridico alla produzione, vendita e consumo. Così, alcuni paesi hanno prima ridotto le condanne comminate prima di inasprire i toni. "Come il Regno Unito o l'Italia", ci dice la fonte citata sopra, “ogni volta sotto l'influenza del governo conservatore".
Stessa tendenza in Spagna, osserva Yann Bisiou, che è passato da un "sistema molto tollerante a una risposta più restrittiva tra gli anni '80 e '90, poi dal 2015". Il nostro interlocutore spiega: "La 'legalizzazione' non è mai stata completa, riguardava solo l'uso, il possesso e la coltivazione per uso personale e la condivisione della cannabis tra consumatori nell'ambito dei cannabis social club. Il Paese non è tornato a un sistema proibizionista, ha invece intensificato gli sforzi nella lotta alla tratta».

(Liberation del 27/08/2021)
 
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