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 MESSICO - MESSICO - Narcoguerra. Record di omicidi
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23 novembre 2017 11:16
 
Il Messico ha registrato a ottobre 2.371 casi di omicidio, il 27,4 per cento in piu' rispetto al mese precedente. E' quanto emerge da dati governativi ripresi dal quotidiano "El Economista", secondo cui il dato rappresenta il maggiore incremento mensile da 20 anni e fa nel 2017 uno degli anni piu' sanguinosi nella storia del paese. I crimini registrati ad ottobre si concentrano in particolare in sei stati: Baja California (nord), Guerrero (sud-est) e negli stati di Messico, Veracruz, Chihuahua (nord) e Jalisco (costa occidentale).
Parlando quest'oggi in una conferenza stampa al parlamento europeo, il responsabile della Commissione Messicana di difesa e promozione dei diritti umani, Olga Guzma'n, ha chiesto all'Ue di non firmare il nuovo accordo commerciale con il Messico, fino a quando il governo di Enrique Pena Nieto non porra' rimedio alle violazioni dei diritti umani e al clima di impunita' che si registra nel paese. "Un trattato di questo tipo non dovrebbe essere firmato se il governo del Messico non mostrera' la volonta'" di fare fronte a queste questioni, ha detto la responsabile della Commissione Messicana di difesa e promozione dei diritti umani, Olga Guzma'n, parlando in conferenza stampa al parlamento europeo. 
Quest'ultima ha denunciato che "migliaia di persone" sono esposte a mancanza di sicurezza e violenza. Nel paese "piu' di 30 mila persone risultano scomparse e "piu' di 310 mila persone sono state costrette ad abbandonare lo loro abitazioni per fuggire situazioni di violenza. Cifre "mai riconosciute" da governo di Pena Nieto, ha detto la responsabile Messicana, secondo cui il paese vive questa crisi dal 2006, "da quando il governo ha promosso una politica di sicurezza militarizzata per combattere il traffico di droga". "Non c'e' volonta' politica di indagare e punire questi crimini", ha denunciato il difensore dei diritti umani, spiegando che "solo l'1 per cento di questi crimini e' sanzionato". Olga Guzma'n ha poi accusato il governo di "indolenza" nel prevenire e combattere questi crimini, compresa la scomparsa dei 43 studenti di Iguala, nello stato di Guerrero. Guzma'n ha inoltre insistito sulla necessita' di creare un "meccanismo internazionale contro l'impunita'", per fare in modo che investigatori internazionali e imparziali contribuiscano alle indagini in Messico. Una richiesta, quest'ultima, avanzata piu' volte ma respinta dal governo di Pena Nieto, che "non vuole un controllo internazionale". 
Nei giorni scorsi le Nazioni Unite hanno lanciato l'allarme sulla sparizione di bambini e giovani indigeni nel paese. Secondo quanto denunciato dalla relatrice speciale delle Nazioni Unite per i popoli indigeni, Victoria Tauli-Corpuz, cartelli della droga e altri gruppi criminali reclutano con la forza minori indigeni, molti dei quali spariscono. La relatrice, che ha effettuato una visita di 10 giorni in Messico, si e' detta molto preoccupata per la situazione dei minori nel paese. "Nelle aree colpite dalla criminalita' organizzata e dalla produzione e traffico di droghe, l'unica scelta rimasta ai giovani e' quella di unirsi a questi gruppi o essere torturati e uccisi", ha detto Tauli-Corpuz, parlando in conferenza stampa. "Ho ricevuto denunce relative al reclutamento obbligatorio in tali settori", ha detto la relatrice, presentando un rapporto preliminare sul tema che, una volta concluso, verra' presentato al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite. 
Un primo segnale da parte delle autorita' e' arrivato lo scorso 17 novembre con la promulgazione da parte del presidente Messicano Enrique Pena Nieto della legge che autorizza la creazione di una commissione nazionale dedicata alla ricerca delle persone scomparse. Secondo quanto riferito dal quotidiano "Milenio", in una prima fase alla commissione saranno destinati 469 milioni di pesos (25 milioni di dollari). Secondo dati governativi negli ultimi 50 anni sono scomparse in Messico piu' di 32 mila persone. Di queste piu' della meta' e' scomparsa durante i sei anni di presidenza Nieto, iniziata alla fine del 2012. 
"Le sparizioni sono una delle maggiori sfide per i nostri diritti umani e una delle esperienze piu' dolorose che si possano vivere", ha detto il capo dello stato durante la cerimonia di firma. La legge, che prevede la creazione di nuovi database legali e regola la riesumazione dei cadaveri, entrera' in vigore entro 60 giorni. Il fenomeno della violenza nel paese nordamericano e' spesso in cima all'agenda politica nazionale e tema di attenzione da parte dei media. Secondo i dati del consiglio superiore della magistratura (Cfj) sui reati maggiormente denunciati in Messico, pubblicati il mese scorso, le denunce per detenzione illegale di armi da fuoco costituiscono oltre la meta' dei reati registrati. Il Cjf informa che dall'adozione - nel novembre 2014 - del nuovo sistema penale fino a giugno 2017 il 56 per cento dei delitti denunciati sono per detenzione illegale di armi da fuoco. 
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