Se sappiamo che la cannabis è psicoattiva e psicotropa, che influenza la mente e la percezione dei consumatori, può essere psichedelica? Tutte le droghe sono psicoattive, ma non tutte le droghe psicoattive sono psichedeliche. Nel pieno di una rinascita psichedelica, con sostanze come la psilocibina e l’MDMA sempre più utilizzate in applicazioni terapeutiche, la cannabis potrebbe avere lo stesso peso nel contesto della terapia psichedelica?
I ricercatori dietro una recente revisione della letteratura hanno esaminato la questione se la cannabis sia una sostanza psichedelica o meno, anche se la risposta non è necessariamente chiara. Nello specifico, hanno scoperto che la cannabis ha effettivamente effetti psichedelici, soprattutto quando si tratta di alte dosi di THC. Tuttavia, a differenza di altri psichedelici, la cannabis non ha sempre effetti psichedelici.
Cannabis e classificazione psichedelica
Lo studio “Gli effetti psichedelici della cannabis: una revisione della letteratura”, pubblicato sul Journal of Psychopharmacology, rileva che la letteratura contemporanea generalmente non ha considerato la cannabis una sostanza psichedelica, sebbene ci siano molti esempi di utilizzo della cannabis con sostanze psichedeliche classiche per raggiungere stati alterati di coscienza.
I ricercatori sottolineano l’attualità dell’argomento oggi, dato che la cannabis – da sola o in combinazione con le classiche sostanze psichedeliche – potrebbe rivelarsi utile in ambito terapeutico. Nello specifico, la cannabis potrebbe fornire una via più legale per le persone che non sono in grado di utilizzare le terapie psichedeliche emergenti.
Esistono numerose definizioni del termine "psichedelico" in relazione alle droghe, ma generalmente si ritiene che abbia l'effetto primario di innescare stati mentali che non esistono nella vita di tutti i giorni, o in un viaggio, e che è spesso accompagnato da un'espansione della coscienza. Sebbene la cannabis possa alterare la cognizione, il pensiero e l'umore, non sempre provoca gli stessi cambiamenti che i consumatori possono aspettarsi da droghe come LSD, psilocibina e altre.
Letteratura sulle esperienze psichedeliche legate alla cannabis
Per promuovere questa classificazione, i ricercatori hanno esaminato la letteratura precedente sulla cannabis e sulle sostanze psichedeliche per raccogliere prove per determinare se la cannabis possiede effettivamente proprietà psichedeliche. I ricercatori hanno esaminato in particolare la letteratura che valuta la capacità della cannabis di produrre cambiamenti percettivi, sentimenti di repulsione ed "esperienze mistiche" spesso associate alle sostanze psichedeliche classiche.
La ricerca includeva in gran parte studi in cui i partecipanti descrivevano i cambiamenti percettivi indotti dalla cannabis come un po' più vicini agli effetti che ci si aspetterebbe dalle sostanze psichedeliche classiche. Alcuni di questi effetti includono stati dissociativi, allucinazioni uditive e visive...
Un sondaggio condotto tra i consumatori di cannabis ha determinato la misura in cui hanno sperimentato effetti percettivi minori (88% dei partecipanti), come colori più intensi, o effetti percettivi maggiori, come distorsioni e allucinazioni (50%).
Alcune ricerche indicano anche che la cannabis ha la capacità di modificare gli effetti di altre sostanze psichedeliche.
Il futuro dell'esplorazione del potenziale psichedelico della cannabis
"Le prove disponibili suggeriscono che la cannabis ad alto contenuto di THC può causare effetti psichedelici, ma che questi effetti potrebbero non essere stati osservati in recenti studi di ricerca controllati a causa delle dosi, della configurazione e delle impostazioni comunemente utilizzate", affermano i ricercatori.
Essi ipotizzano che la cannabis possa avere effetti psichedelici inconsistenti a causa del modo in cui il THC e il CBD influenzano i recettori 5-HT2A, i recettori della serotonina distribuiti in tutto il sistema nervoso centrale. A dosi elevate, il THC attiva questi recettori, mentre il CBD sembra avere l'effetto opposto.
I ricercatori notano inoltre che la quantità di THC necessaria per evocare esperienze mistiche nei consumatori "potrebbe essere molto più alta di quella comunemente usata in contesti occasionali", raccomandando ulteriori ricerche per determinare quale dose potrebbe raggiungere questa soglia, poiché la ricerca esistente non è stata in grado di per determinare questo.
Gli autori raccomandano anche studi randomizzati e controllati in ambienti favorevoli agli psichedelici per determinare se la cannabis a predominanza di THC possa essere utilizzata per produrre effetti ed esperienze associati alle sostanze psichedeliche, nonostante il corpo di prove a sostegno di questa affermazione.
(Newsweed del 23/11/2023)
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