Il narcotraffico si conferma fenomeno che coinvolge l'intero mercato mondiale, ad opera di organizzazioni criminali impegnate nella ricerca di nuove strategie operative e di rotte alternative per la movimentazione di carichi di droga da un continente all'altro, con l'obiettivo di sempre maggiori profitti. E' quanto emerge dalla
Relazione annuale 2024 della Direzione centrale per i servizi antidroga.
I traffici illegali di cocaina - si legge - destano le maggiori preoccupazioni per la pericolosita' e pervasivita' delle organizzazioni criminali implicate, sebbene il commercio illecito della cannabis e dei suoi derivati non conosca battute d'arresto, essendo la droga maggiormente consumata nel mondo.
E se i traffici di eroina risultano essere in flessione, le droghe sintetiche si stanno imponendo sulla scena criminale in modo sempre piu' incisivo grazie a canali di vendita piu' accessibili quali il web.
L'Italia, sotto quest'ultimo profilo, ha una situazione meno preoccupante, continuando ad essere un Paese ancora prevalentemente consumatore di sostanze stupefacenti di origine naturale.
I dati evidenziano anche i danni indiretti causati dal traffico di droga, con l'aumento di episodi di violenza e di aggressivita' connessi al consumo di stupefacenti, anche di natura sintetica, dai piu' potenti effetti psicoattivi. Inoltre - conclude la Relazione -, la coltivazione delle droghe naturali in aree territoriali sempre piu' ampie, attraverso lo sfruttamento del suolo, le deforestazioni e l'inquinamento, compromette gravemente l'ambiente e, conseguentemente, la salute del Pianeta.
Nel 2023 sono state sequestrate in Italia 88 tonnellate di droga, con una crescita del 16,61% rispetto al 2022. In particolare, sono aumentati i sequestri di hashish (+81,99%), marijuana (+21,81%) e droghe sintetiche (sia in dosi - +82,60% - che in polvere - +32,21%), mentre sono in calo quelli di cocaina (-24,59%), eroina (-52,67%) e piante di cannabis (-25,14%).
I maggiori sequestri sono stati fatti nel Sud e nelle Isole, con il 50,89% del totale, e a seguire nel Nord con il 29,44%, nel Centro con il 17,51% e nelle acque internazionali con il 2,16% (pari a circa 2 tonnellate). In termini regionali, è la Sardegna a registrare il valore maggiore, con poco più di 23 tonnellate.
(agenzia Nova + Ansa)
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