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 ITALIA - ITALIA - Siae: i diritti d'autore sui video scaricati da Internet si paghino nella bolletta telefonica
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11 dicembre 2009 13:18
 
Dare ai consumatori un'offerta di prodotti audiovideo legale, alternativa alla pirateria, concertata con le compagnie telefoniche ma anche con tutti gli operatori del settore. E' questo l'obiettivo per il 2010 della Societa' italiana autori ed editori (Siae) in tema di rispetto di diritti d'autore nell'era di Internet e delle multipiattaforme.
'Stiamo dialogando con le compagnie telefoniche per inserire con un extra all'interno del canone, il pagamento della fruizione dei prodotti audiovisivi - ha detto Virginia Filippi, consulente multimediale della Siae, in un incontro organizzato dall'Anart (l'associazione nazionale degli autori teatrali e tv) a cui erano presenti anche rappresentanti di Rai e Mediaset -.
Bisogna iniziare a cambiare le abitudini del consumatore, come e' stato fatto per il settore delle scommesse clandestine: da quando sono state legalizzate il gettito erariale ha superato quello dell'Iva'.
Filippi ha spiegato che il coinvolgimento delle compagnie telefoniche per il pagamento del 'valore generato' e non della 'singola fruizione', nasce dalla considerazione che in Italia sono '8 milioni gli abbonati alla banda larga per usi domestici (12 milioni quelli Telecom)', 'la media dei contenuti audiovideo che passa e' di 1.300 files al mese', e che 'il pirata medio non e' un ragazzino ma appartiene alla fascia d'eta' 25-44 anni, cioe' quella che in altri mercati e' definita responsabile d'acquisto' 'Oggi il valore della pirateria e' dieci volte il valore legale, in Italia e' stimato in 300 milioni di euro - ha ricordato Virginia Filippi - La Siae e' da tempo impegnata su questo fronte: abbiamo creato Legal Bay, in contrapposizione a Pirate Bay, una piattaforma di offerta integrata di contenuti audiovideo che prevede accordi con i titolari dei diritti.
Stanno aderendo produttori musicali e cinematografici, siamo in contatto con produttori televisivi'. 'E' arrivato il momento di non parlare piu' di Internet, ma di un'azione comune e tempestiva per capire come e dove andare a prendere i guadagni', ha detto Carlo Nardello, amministratore delegato di Raitrade, mentre David Bogi di Mediaset Premium ha spiegato 'che oltre alla questione dei pagamenti e' importante considerare i diversi terminali di fruizione (tv, pc, cellulari) che forse necessitano di contenuti creati ad hoc'.
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