Nonostante la recente attenuazione dei costi, i consumatori sembrano aver interiorizzato profondamente le lezioni apprese durante i periodi di più elevata inflazione, che avevano imposto cambiamenti significativi nelle modalità di acquisto, spingendoli ad adottare approcci più oculati e strategici nella gestione delle proprie risorse finanziarie. In risposta agli aumenti dei costi e per limitare gli sprechi, i consumatori avevano infatti progressivamente abbandonato la pratica della spesa di provvista che aveva caratterizzato il periodo pandemico, a favore di frequenti visite ai punti vendita e dell’acquisto di un numero ridotto di prodotti per ciascuna spesa.
Secondo un’indagine condotta da NielsenIQ a livello europeo, in Italia tra il 2022 e il 2023 la frequenza di acquisto ha registrato un incremento del 5,7%, mentre il numero di prodotti acquistati per ogni transazione è sceso dell’8,4%. Questo fenomeno non è esclusivo dell’Italia, ma si estende in tutta Europa, manifestandosi con particolare intensità in Spagna, Francia, Germania e Regno Unito.
L’abitudine alla spesa quotidiana, caratterizzata da un’acquisizione oculata di piccole quantità di beni e dall’evitare dell’accumulo di scorte, si distingue per la sua regolarità e per l’acquisto esclusivo di ciò che è strettamente necessario nel breve termine. Sebbene inizialmente potesse apparire come una reazione temporanea a circostanze eccezionali, l’“instant food shopping” si sta consolidando come un’abitudine strutturale e pervasiva. Questo nuovo modello di acquisto non solo risponde a esigenze economiche e di contenimento delle spese, ma riflette anche una trasformazione culturale nei comportamenti dei consumatori, che manifestano una crescente attenzione alla riduzione degli sprechi e alla flessibilità nelle loro scelte di acquisto.
Tale tendenza conferma anche nei primi sei mesi del 2024, caratterizzati da una spesa ‘just in time’. Il contenimento dei volumi ha determinato una riduzione dello scontrino medio per transazione, fissato a 23 euro, sebbene sia stato registrato un incremento della frequenza degli acquisti (+0,8%), con un conseguente lieve aumento della spesa media (+0,5%).
(Giulio Rubinelli su Alimentando.info del 19/09/2024)
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