testata ADUC
 MONDO - MONDO - Lo strato di ozono minacciato dalle aurore boreali
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
29 agosto 2021 7:58
 
 Lo strato di ozono forma una sorta di barriera che ci protegge dai raggi ultravioletti nocivi che ci giungono dal Sole. Negli anni '70, i ricercatori fecero una scoperta inquietante su di esso. Alcune sostanze chimiche - in particolare i famosi CFC - che usavamo anche nelle bombolette spray oltre che come gas refrigerante nei frigoriferi, tendevano a distruggerlo. Il Protocollo di Montreal, ratificato da tutti i Paesi del mondo, ne ha vietato l'uso.
Recentemente, il lavoro degli scienziati della Lancaster University (Regno Unito) ha dimostrato l'efficacia di questo divieto. Secondo i loro modelli, se avessimo continuato a utilizzare i CFC, saremmo stati esposti a un riscaldamento globale di 2,5 gradi centigradi in più - rispetto a quello causato delle nostre emissioni di gas serra - entro la fine di questo secolo.
Questo strato di ozono è nella parte alta della stratosfera. Può essere esteso alla regione più bassa della mesosfera. Ed è proprio all'ozono mesosferico che si interessano i ricercatori dell'Università di Nagoya (Giappone). Secondo loro, il fenomeno all'origine del meraviglioso spettacolo dell'aurora polare provoca, parallelamente, un impoverimento dello strato di ozono mesosferico.

Al centro del fenomeno, gli elettroni che precipitano
Nel 2018 questi ricercatori avevano già fatto luce su una classe molto specifica di aurore polari: le cosiddette pulsanti, ché lampeggiano ogni dieci secondi circa per un'ora intera. E secondo i ricercatori che li hanno studiati da vicino, sono il risultato di una complessa interazione tra il vento solare e il campo magnetico terrestre. Viene il momento in cui l'energia del vento solare immagazzinata nella magnetosfera viene scaricata. Gli elettroni quindi fluiscono nell'atmosfera superiore. I ricercatori parlano di precipitazione di elettroni. Sono queste onde di particelle energetiche che, quando si scontrano con atomi e molecole nell'atmosfera, danno origine alle aurore polari pulsanti.
Durante una moderata tempesta geomagnetica nel 2017, i ricercatori hanno osservato queste famose aurore pulsanti. Hanno scoperto che gli elettroni intrappolati nella magnetosfera terrestre mostrano un'ampia gamma di energia. E che almeno alcuni di quelli che si precipitano a formare aurore pulsanti sono abbastanza energici da penetrare nella nostra atmosfera fino a un'altitudine di circa 60 chilometri. Nel mezzo della mesosfera. Dove le simulazioni mostrano che riducono immediatamente lo strato di ozono. Più del 10%.
Ma i ricercatori sottolineano che questo lavoro non è né più né meno di un caso di studio. Saranno necessari ulteriori studi per determinare l'entità della distruzione dello strato di ozono mesosferico dovuta alla precipitazione degli elettroni. Questi studi sono tanto più importanti in quanto il fenomeno potrebbe avere notevoli conseguenze sul nostro clima.

(Nathalie Mayer su Futura-Planète del 28/08/2021)
 

CHI PAGA ADUC
l’associazione non percepisce ed è contraria ai finanziamenti pubblici (anche il 5 per mille)
La sua forza economica sono iscrizioni e contributi donati da chi la ritiene utile

DONA ORA
Pubblicato in:
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS