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 ITALIA - ITALIA - Turismo, ministro Brambilla: dal 23 agosto domande buoni vacanza. Gli esperti: inutili
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6 agosto 2010 11:43
 
Si riparte con i 'Buoni vacanze' destinati alle famiglie numerose e con redditi bassi. Il progetto, che ha visto sinora 7mila nuclei familiari andare in vacanza con un contributo statale, è stato rifinanziato. A riferirlo il ministro del Turismo, Michela Brambilla precisando che i nuovi buoni potranno essere richiesti a partire dal 23 agosto fino al 3 luglio 2011. E' escluso il periodo dal 20 dicembre al 6 gennaio, perch‚ si tratta di 'alta stagione'.
L'agevolazione statale avviene attraverso l'applicazione di un contributo percentuale (dal 20 al 45%, secondo le fasce di reddito) sull'importo dei buoni richiesti fino ad un massimo legato al numero dei componenti la famiglia. La Brambilla ha affermato che nella prima fase sperimentale, quasi 7mila famiglie hanno già usato i buoni vacanza "generando" circa 5 milioni e mezzo di euro di spesa turistica (tra contributo e la differenza che viene messa dalle famiglie). Altre 26mila famiglia hanno già effettuato la prenotazione e se tutte le domande saranno accolte, si potrà generare "un totale di spesa turistica di circa 26,6 milioni di euro".
La Brambilla, si è definita una "convinta sostenitrice" dei buoni vacanza e ha rivendicato il fatto che è stato il governo Berlusconi a introdurli.
Nel progetto sono sinora state coinvolte "oltre 4.500 strutture turistiche" e, ha precisato la Brambilla, "da oggi stesso è possibile prenotare il proprio buono vacanza sul sito internet. www.buoni vacanze.it".

74% ESPERTI SETTORE: INUTILI PER RILANCIO TURISMO - Bocciata la tassa di soggiorno e poco convincenti i Buoni Vacanza. E' quanto emerge da un'indagine condotta da Unioncamere-Isnart tra esperti del settore (operatori, giornalisti, impiegati, imprenditori e dirigenti).
Come rilanciare il turismo in Italia e quali le strategie di prezzo da seguire dopo i lunghi mesi di congiuntura economica?
Quali prodotti, piatti e pietanze italiani sono piú conosciuti e possono aiutare a rafforzare la nostra immagine all'estero? Sono questi i due diversi tipi di domande sottoposte al campione interpellato.
La quasi totalità degli intervistati, l'85%, ritiene che si possa migliorare la qualità del servizio turistico senza un conseguente aumento di prezzo (o addirittura effettuando una sua riduzione). Riduzione che si puó ottenere abbassando il valore delle intermediazioni (48% delle risposte) e ottimizzando l'utilizzo delle risorse umane (46%). Plebiscitario, poi, il dato relativo all'importanza percepita di Internet come possibile strumento per migliorare l'azienda turistica (per il 78% "molto importante", per il 21% "abbastanza importante").
Non viene reputata positiva l'introduzione di una tassa di soggiorno (per il 74% è inopportuna e per il 71% puó addirittura penalizzare il settore). Gli intervistati credono inoltre poco in un possibile effetto dei Buoni Vacanza.
Quanto al menú che meglio di altri potrebbe aiutare l' identità italiana all'estero figurano senza ombra di dubbio al primo posto gli spaghetti (59%), seguiti dalle lasagne (42%) e dal risotto nelle sue diverse versioni di terra e di mare (30%).
Condimento vincente? Il ragú di carne (46%) che stacca la classica salsa di pomodoro (26%) e i frutti di mare (19%), cui si possono peró accostare anche le vongole (9%) e il piú generico sugo di pesce (7%). Tra i secondi primo posto per la Fiorentina (24%), seguita dalla cotoletta alla milanese (19%) e dagli arrosti (15%). Non raccoglie proseliti, invece, la pizza: occupa infatti solo il sesto posto assoluto con l'11% delle citazioni.

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