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 ITALIA - ITALIA - Vino. ISS. Non esistono effetti salutari. Si beve perché piace. Gli alcolizzati
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3 aprile 2023 17:14
 
"Ci sono 800mila italiani che hanno un consumo dannoso di alcol e 8 mln che sono a rischio.
E' ovvio che la salute pubblica deve intercettarli e intervenire anche per informarli sui livelli di alcol che non vanno superati. Dei circa 800 mila italiani che hanno un consumo dannoso, solo 65mila sono seguiti dal Ssn.
Mentre ogni anno ci sono 35mila ricoveri nei pronto soccorso per intossicazione alcolica, il 10% è minorenne. E' una fetta di popolazione che va intercettata e aiutata. Nel caso del vino: si beve perché piace e non perché è salutare, non esistono effetti benefici sul cuore. Ma concordo che il vino è eleganza, stile, storia e non ha bisogno di essere promosso per gli effetti sulla salute ma per quello che è, ovvero cultura". Così all'Adnkronos Salute Emanuele Scafato, direttore dell'Osservatorio nazionale alcol dell'Istituto superiore di sanità (Iss) e vicepresidente della Federazione delle Società scientifiche europee sulle dipendenze (Eufas), intervenendo sulla questione vino, alcol ed effetti sulla salute, nel giorno della visita del premier Giorgia Meloni alla 55esima edizione di Vinitaly.
"L'Oms già nel 2017 sottolineava che i costi sociali dell'alcol valgono per l'Italia 22 miliardi. Si deve arrivare a consumi che non siano un problema per la nazione e tenere anche conto degli interessi economici", ricorda Scafato che evidenzia come "i rischi legati al vino sono gli stessi di altre bevande alcoliche" e che "quello che si narra della protezione dal rischio cardiovascolare, che può derivare da piccole quantità di alcol, è zero".
Secondo il direttore dell'Osservatorio nazionale alcol, "su questo tema c'è un parere unanime dei cardiologi" e "le linee guida del Crea evidenziano come l'effetto biologico del vino è talmente basso che se ne dovrebbero consumare 100 bicchieri al giorno per ottenere un effetto antiossidante". Infine, "c'è una risoluzione del Parlamento europeo che per la lotta al cancro rimarca come l'acol sia cancerogeno e si devono ridurre i consumi del 10%", conclude Scafato.

"L'alcol fa male alla nostra salute, in qualsiasi dosaggio lo si usi, con qualsiasi approccio. E, ovviamente, fa peggio se si beve molto. Il vino, dunque, è una sorta di peccato che ci concediamo: possiamo farlo una volta ogni tanto, consapevoli del fatto che danneggia la nostra salute e quindi dobbiamo avvicinarci al consumo in maniera consapevole". Lo dice l'immunologa dell'università di Padova, Antonella Viola, all'Adnkronos Salute, che ribadisce la sua posizione sull'alcol, "basata sulle evidenze scientifiche", nel giorno della visita della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alla 55esima edizione di Vinitaly. "Come scienziata non faccio un appello che riguarda la produzione o il comparto economico, ovviamente, ma ai cittadini ai quali dico che: chi non beve è bene che continui a non bere, chi beve poco continui a bere molto poco e chi beve abitualmente riduca le proprie dosi", conclude Viola, secondo la quale "il punto di vista dello scienziato non deve mai confondersi con altri piani".
(AdnKronos)

 
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