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Easydownload. L'Antitrust condanna Euro Content Ltd. E ora?
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Articolo di Emmanuela Bertucci
17 novembre 2010 19:23
 
L'Antitrust ha accolto la denuncia presentata da Aduc contro il sito Easydownload, gestito dalla Euro Content Ltd, e ha condannato la societa' al pagamento di una multa di euro 960.000,00.
Nelle 33 pagine di provvedimento l'Autorita' ripercorre la storia dell'inganno: la societa' apre il sito Easydownload nell'aprile del 2010; compra, e fa comprare per suo conto da altra societa', il servizio AdWords di Google per pubblicizzare software da scaricare gratuitamente dalla rete accedendo al suo sito internet. Ma e' solo dopo essersi registrati che gli utenti scoprono che il sito e' a pagamento, perche' ricevono una richiesta economica di 96,00 di abbonamento, somma che sale poi a 101 per “spese di sollecito”.

Dall'istruttoria emerge che Euro Content Ltd e' una societa' di diritto inglese ma operante in Germania, rivolta ad un pubblico italiano, con server in Olanda, sito registrato in Arizona e conto corrente in una banca slovacca. Una vera e propria Babele nella quale difficilmente i consumatori si possono districare da soli.
Secondo l'Antitrust i ricavi della societa' ammonterebbero a circa un milione di euro, poco piu' della sanzione comminata. Nonostante il passaparola online, i forum e le nostre iniziative, una prima “mandata” di utenti ingannati –circa 7.000, per un importo complessivo di circa 672.000,00 euro– paga. Tanti altri seguono i nostri consigli e non pagano, ma un'altra fetta di utenti “crolla” dopo una serie di solleciti di pagamento con minaccia di ingenti spese legali e di segnalazione alle agenzie di credito. La pressione psicologica sugli utenti e l'idea di essere segnalati nelle centrali rischi come cattivi pagatori – e quindi di non poter poi ottenere finanziamenti – portano nelle casse di Euro Content Ltd altri 300,000 euro circa.

E ora?
L'Antitrust ha ordinato l'interruzione della pratica ingannevole, scorretta e aggressiva, ha comminato una sostanziosa sanzione, ha ordinato che per un mese sul sito di Easydownload sia pubblicato il provvedimento stesso. Ma la societa' continua a inviare solleciti e a pretendere il pagamento.

Per chi non ha ancora pagato, il nostro consiglio e' ovviamente di continuare a non farlo. A detta di Euro Content i contratti “stipulati” sono circa 200.000 e “solo” circa 10.000 hanno pagato. E' dunque possibile che 190.000,00 italiani continuino a ricevere lettere di sollecito per un totale di –circa– 19.000.000 di euro!
In questo senso, invitiamo i consumatori vittime di questa vicenda di segnalarci eventuali nuovi solleciti di pagamento inviati dalla Euro Content Ltd o da chi per loro.

Per chi non e' caduto nella rete di Easydownload, il monito e' di prestare massima attenzione nella navigazione online, e di non registrarsi mai ad un sito prima di averlo girato in lungo e in largo alla ricerca di eventuali “trucchi”, e magari di salvare screenshots delle pagine web, da conservare nel caso un giorno qualcuno pretendesse qualcosa da noi per quella registrazione.

E per chi ha pagato?
L'Antitrust –che non aveva mai ricevuto un numero cosi' ingente di segnalazioni e richieste di intervento tutte insieme– ha condannato la EuroContent a pagare una somma che abbatte quasi completamente i ricavi illegittimi ottenuti da questa operazione, e di cio' rendiamo merito all'Antitrust, ma sottolineiamo che non e' ancora abbastanza. A nostro avviso questo tipo di condanna deve essere economicamente punitivo per essere un efficace strumento di dissuasione per il futuro. Se gli importi delle sanzioni equivalgono ai potenziali ricavi, e' di facile intuizione che il gioco vale ancora la candela. Se la condanna e' al doppio dei ricavi, la societa' X ci pensera' due volte a rifarlo, e l'esempio varra' anche per altri.

Ne' questo provvedimento puo' restituire il maltolto agli italiani, visto che la restituzione non e' nelle competenze dell'Antitrust. Chi ha pagato deve sicuramente chiedere la restituzione delle somme a Euro Content Ltd, con una raccomandata AR di messa in mora, nella quale occorre citare anche il provvedimento dell'Antitrust (istruttoria n. PS 6013, provvedimento del 3 novembre 2010).
Se Euro Content non restituisce le somme pagate, l'unica alternativa rimane per ora il ricorso individuale al Giudice di pace, che a nostro avviso e forte anche del provvedimento dell'Antitrust, dara' ragione agli utenti. Ma se anche a seguito di una eventuale sentenza la societa' non pagasse, occorrerebbe fare una esecuzione forzata in Germania o in Inghilterra!

Ne' pare essere di aiuto la nuova legge che ha introdotto la class action, che per come formulata non consentirebbe di fare class action contro societa' straniere che non hanno sedi in Italia, ipotesi che comunque stiamo vagliando.
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