testata ADUC
Gb. Indagine su medico che ha soffocato neonato 'senza speranza'
Scarica e stampa il PDF
Articolo di Pietro Yates Moretti
2 settembre 2006 0:00
 
Un medico che ha ammesso di aver soffocato un neonato severamente malato 34 anni fa e' ora indagato per omicidio dalla polizia di Londra.
Nel 1988 il medico scrisse un articolo ("Killing for Kindness") per la rivista New Society in cui disse di aver messo un cuscino per circa venti minuti sopra una piccola bambina appena nata in un ospedale nella parte nord di Londra.
Poi il pediatra ha ammesso di aver ucciso la bambina, nata senza cervello, per evitare ai genitori il trauma di vedere la figlia morire.
Nell'articolo il medico ha descritto quei momenti: "Ho girato la bambina con la faccia in su, le ho messo un cuscino sulla testa e ce l'ho tenuto fino a quando non ha smesso di respirare. Ci sono voluti 20 minuti perche' morisse. Sono stati i 20 minuti piu' lunghi della mia vita."
Ed ha aggiunto "Sicuramente non sono l'unico dottore che ha ucciso bambini severamente handicappati".
Il medico, il cui nome non e' dato sapere ma che all'epoca firmo' l'articolo con lo pseudonimo Ivy Walker, e' ora sotto indagine da parte della Metropolitan Police's Homicide and Serious Crime Command per omicidio colposo e per omicidio volontario.
Questo caso riporta alla luce la questione del trattamento dei neonati che non hanno alcuna chance di sopravvivere. Un recente sondaggio ha rivelato che il 75% dei pediatri irlandesi ha ammesso di aver cessato o non aver somministrato trattamenti di sostentamento vitale a neonati 'senza speranza'. Ma gli oppositori dell'eutanasia sotto ogni forma definiscono questi atti veri e propri omicidi.
Il pediatra disse all'epoca che sarebbe stato meglio per i genitori non vedere i propri figli nei casi in cui non hanno speranze di vita, una opinione che successivamente era cambiata.
La neonata soffriva di anencefalia -l'assenza di una larga parte del cervello- che solitamente rende cechi, sordi, incoscienti e senza l'abilita' di soffrire. Quando non nascono gia' morti, questi bambini muoiono di solito entro poche ore o giorni.
Il medico scrisse: "Lo staff del reparto di ostetricia ... voleva fortemente che il bambino non restasse in vita, anche per solo qualche ora, altrimenti ai genitori avrebbero dovuto dire che era viva. Poi avrebbero avuto la brutta esperienza di dover registrare la nascita e poi la morte del bambino".
Il pediatra ha detto che dopo aver soffocato la bambina, "sono scappata dalla maternita' in lacrime... Il senso di colpa e di tristezza che ho sentito allora sono in un certo senso ancora con me. Posso ancora vedere la sua faccia, contorta e viola per l'asfissia". Il medico ha aggiunto che, con 16 anni di esperienza successiva, si era resa conto che "fu sbagliato deprivare i genitori dell'opportunita' di essere in lutto. Probabilmente abbiamo aumentato quella tragedia che cercavamo di prevenire. La cosa ancora piu' difficile da accettare e' che ho causato piu' sofferenza ad un altro essere umano nel morire di quanto ce ne sarebbe stata se fosse morto naturalmente. Questa bambina sarebbe morta certamente dopo qualche ora. Perche', perche' ho voluto interferire?"
Pubblicato in:
 
 
ARTICOLI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS