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Harry Potter e l'eutanasia
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Articolo di David Haddon *
16 agosto 2007 0:00
 
Harry Potter e l'eutanasia L'ultimo libro di J.K. Rowling, Harry Potter and the Deathly Hallows", offre una giustificazione per l'eutanasia, e non da parte di Voldemort il cattivo, ma dal venerabile capo delle streghe e dei maghi buoni, il direttore della scuola Hogwarts di stregoneria e magia, Albus Dumbledore.  Cosciente di avere solo un anno di vita a causa di una maledizione magica, dice alla sua fidata doppia spia contro Voldemort, Severus Snape, "Tu devi uccidermi" (pagina 682).
Quando Snape chiede se questa azione potrebbe avere conseguenze negative sulla sua anima, egli risponde: "Tu solo sai se fara' male alla tua anima aiutare un vecchio ad evitare sofferenza ed umiliazione... Ti chiedo solo questo grande favore, Severus, perche' la morte sta per raggiungermi senza possibilita' di evitarla" (p. 683)". Queste sono, ovviamente, le classiche argomentazione per la legalizzazione dell'eutanasia.
La morte di Dumblemore per mano di Snape avviene verso la fine del libro precedente, Harry Potter and the Half-Blood Prince (Capitolo 28), quando Snape si unisce ad un raid contro la Hogwarts School su richiesta di Voldemort. Solo nel recente libro viene pero' rivelato che Snape stava agendo per conto di Dumbledore. Snape agisce in quanto doppia spia, ma anche per la richiesta di eutanasia del vecchio mago, che preferiva un' "uscita rapida e indolore" alla tortura a cui sarebbe stato sottoposto da parte degli agenti del re del male.
Alcuni critici hanno gia' notato alcune analogie con la realta' nella serie di Harry Potter, dagli attacchi terroristici alla prigione americana di Guantanamo. Alcuni critici cristiani hanno scritto che la morale del mondo fantastico della Rowling e' relativista e pragmatica piuttosto che oggettiva e lineare. La giustificazione di un patto omicida-suicida tra il campione del Bene, Albus Dumbledore, ed il suo fidato doppio agente, Severus Snape, in cio' che dovrebbe essere un libro per bambini, sembra giustificare il loro disappunto.
Infatti, nel 2003, il cardinale Joseph Ratzinger scrisse ad un critico letterario tedesco, Gabriele Kuby, complimentandosi per il suo attacco alla saga Potter per la "subdola seduzione, che agisce senza essere notata e alla profonda distorsione delle anime cristiane in fase di sviluppo".

*David Haddon e' scrittore e attivista della Chiesa Evangelica
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