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Menopausa: erbe, ormoni di sintesi e cancro
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Articolo di Giuseppe Parisi
1 novembre 2004 0:00
 
In una nota giornalistica, l'American College of Obstetricians and Gynecologists, ha fatto menzione delle priorita' da attuare in caso di disturbi legati alla menopausa. L'influente associazione che riunisce lo stragrande numero di ginecologi del nord America, dice che "tutto malgrado sono preziosi i benefici apportati dalle terapie ormonali sostitutive".
Innanzitutto, non comprendiamo, come alla luce dei fatti, si possano fare simili affermazioni. Se e' vero che la biologia e la medicina, proprio perche' scienze non perfette, sono fattibili di errori, non comprendiamo come, una volta scoperti gli errori, si voglia perpetuarli. Ci sembra che dietro queste organizzazioni, si muova una regia con lo scopo di neutralizzare ogni fonte di naturalita' degli approcci terapeutici.
Ma non ci limitiamo a sospettarlo.
Nella nota si fanno stime diffamanti quanto calunniose: "le erbe sono risultate inefficaci" e "i fitoestrogeni, possono essere pericolosi perche' non sono state affrontate valutazioni rigorose".
Cerchiamo di comprendere.
Erbe, e' una definizione, che ha l'unico scopo di rendere un'immagine scientifica difforme, quasi primitiva. Non v'e' ombra di dubbio che l'interesse del comitato sia quello di creare un clima di disinformazione, e di perpetuarlo.
Erba e' quella che mangiano le capre.
Oggi, invece, si parla di Fitoterapia, e di Fitomedicina. Il nostro Paese e' tra quelli piu' severi in materia di Fitomedicina, in termini di controlli sanitari, alla fonte come al prodotto finale. Inoltre, la definizione di medico esperto in Fitomedicina, impone un rigoroso iter di formazione specifica che poi verra' valutato dagli Ordini dei medici per l'iscrizione negli specifici registri. Trasformare una materia che si perde nelle nostre radici di vita, con un erbe, corre il pericolo di far sminuire qualcosa che e' stata riconosciuta anche a livello accademico.
Ma non finisce qui.
Il comunicato continua: "i fitoestrogeni non dovrebbero essere somministrati, perche' malgrado siano efficienti, non hanno avuto controlli rigorosi". Di quali controlli parlano? A noi risulta che questi controlli ci sono e non siano pochi: e' molto piu' semplice effettuare controlli su prodotti come gli estratti vegetali, in quanto la loro molecola e' molto piu' stabile -molto meglio riconosciuta- dall'organismo che la riceve, rispetto ad una molecola di sintesi, spesso invenzione chimica estranea.
Ma la drammaticita' della nota non e' la calunnia, in quanto in tale condizione ci conviviamo. Ma nel fatto che ormai e' stato accertato che la terapia sostitutiva, ormonale di sintesi, induce il cancro.
Come sia possibile che una organizzazione cosi' influente, del Paese piu' avanzato al mondo, sia cosi' povera di risorse e progettualita'.
A nostro avviso il fatto e' che non si persegue una strada di conoscenza e di amore verso il malato, ma sovente si curano interessi sotterranei, manovrati intelligentemente da esperti di vario genere. Non v'e' dubbio che un medico consapevole e cosciente, di fronte a questa realta' non possa provare che un senso di angoscia.
Per questo scriviamo, per trasmettere quanto imbroglio si muove, sempre sulla pelle dell'ignaro cittadino.
La comicita' tragica di questo comunicato, e' pungente. Se da un lato si fa finta di nulla circa la pericolosita' accertata della terapia chimica ormonale, dall'altro non si esimono di attaccare i millenni di saggezza clinica delle medicine alternative. E' un balletto che si perpetua, e che a nostro modesto avviso si perfezionera' e si inasprira' sempre di piu'.
I fitoestrogeni, non solo hanno dimostrato di essere efficientissimi nel bloccare tutte le situazioni cliniche della donna in menopausa, ma soprattutto sono stati usati con grande sicurezza, in quanto privi di ogni effetto collaterale.
Questo non solo si nasconde, ma si denigra con ogni mezzo.
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