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La tipicita' italiana difesa dagli stopper e il vero rilancio delle tradizioni
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Articolo di Domenico Murrone
1 aprile 2008 0:00
 
Pizza, mozzarella di bufala, vino e caffe': un pasto completo che, con l'aggiunta di Alitalia, descrive il minestrone dell'italianita' da difendere a tutti i costi, con il vigore di uno stopper vecchio stampo, alla Sergio Brio, per intenderci.

Alitalia e mozzarella di bufala hanno riportato la classe politica e giornalistica all'orgoglio italico: "Occorre salvare dai francesi la nostra compagnia di bandiera", urlano i politici contrari all'operazione (per motivi essenzialmente elettorali); "il pericolo diossina nella bufala non esiste, e' frutto di una psicosi", urlano tutti, compreso l'ottimo Bruno Vespa nel suo salotto bianco-mozzarella.
Certo, bisogna salvaguardare i produttori italiani onesti, ma gli stopper lo sanno o no cosa hanno pagato per anni gli italiani per mantenere un carrozzone come Alitalia? E lo sanno cosa c'e' dietro l'esplosione della produzione e vendita della mozzarella di bufala? La diossina in eccesso e' solo l'ultimo scandalo, come ben riporta Giorgio Solvetti su Il Manifesto, in un articolo giustamente titolato "Il lato oscuro dell'oro bianco"
La diossina e' solo l'ultimo degli allarmi sui latticini campani. Nelle zone controllate dalla camorra le sofisticazioni alimentari sono all'ordine del giorno. Dall'ormone della crescita al latte in polvere dalla Bolivia, fino alla calce per sbiancare, la bufala diventa un "tarocco".

L'esperienza del vino. Anziche' urlare al complotto, gli stopper farebbero bene a guardarsi indietro e imparare dall'esperienza del vino. Dopo lo scandalo al metanolo, i produttori italiani impararono la lezione e dalla batosta del 1986 inizio' la riscossa.

Avevamo criticato l'operazione Pizza napoletana Stg (Specialita' tradizionale garantita) "Pizza e globalizzazione: anche la 'napoletana' imbocca la tutela burocratica
Operazione utile solo ad appagare la voglia di visibilita' di qualche notabile. Mentre noi ci preoccupiamo di ricettari complicati e di regole irrispettabili, chi nel mondo fa i soldi vendendo pizza, panini e caffe' sono altri: Pizza Hut, McDonald's e i caffe' Starbucks.


Caffe' ghiacciato in lattina. Tutt'altra cosa appare l'operazione della Illy caffe' che, in accordo con la Coca Cola, produrra' caffe' in lattina da vendere freddo a consumatori giovani. La nuova ricetta e' del produttore italiano, la distribuzione e' affidata al colosso statunitense. Non sara' a tazzulella e cafe', cantata da Pino Daniele, ma di sicuro e' un'operazione commerciale che portera' soldi nelle casse della Illy e non sminuira' la tanto decantata tradizione italiana, che anzi potrebbe essere rinvigorita agli occhi e al palato di nuovi consumatori. Altro che stopper.
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