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BANCA D'ITALIA: FAZIO, BERLUSCONI E TREMONTI
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Comunicato 
16 dicembre 2005 0:00
 

Roma, 16 Dicembre 2005. Sulla permanenza del Governatore della Banca d'Italia, Antonio Fazio, il Ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, oggi dichiara: o il Governatore fa un passo indietro o il Governo e il Parlamento devono fare un passo avanti. Appena una settimana fa il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, dichiarava che a tal proposito il Governo nulla poteva fare. Si mettano d'accordo. Che la carica del Governatore non e' a vita l'abbiamo ampiamente dimostrato (1): basterebbe che il Consiglio superiore della Banca d'Italia lo decida e domani mattina Antonio Fazio e' a casa. Gia', ma nel Consiglio superiore siedono in maggioranza i rappresentanti della banche private, quelle che dovrebbero essere vigilate dal Governatore. Chissa' perche' le banche non decidono. Una vigilanza efficace e' fondamentale per assicurare la stabilita' del sistema bancario. Il Governatore Fazio ha fallito palesemente in questo compito. Affinche' il sistema recuperi credibilita', deve lasciare il suo posto. A questo punto esistono le condizioni perche' il Governo possa rimuoverlo per manifesta incapacita', revocando il decreto di nomina. Il Presidente Berlusconi nicchia, il Ministro Tremonti vuole "fare un passo avanti". Nel Parlamento il Governo ha un'ampia maggioranza. Evidentemente non se ne vuole far niente. Chissa' perche'.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc.

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