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Automobili elettriche. Un futuro incerto. Il Salone internazionale di Parigi
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Articolo di Redazione
4 ottobre 2018 12:48
 
  Perduta tra le piccole vetture che vengono usate per spostarsi durante le partite di golf e la scienza-fiction, l’ipotetica realtà dell’automobile elettrica è ancora incerta nell’opinione pubblica. Certo, incrociamo ogni tanto delle auto silenziose nelle strade, come la ZOE della Renault e la Leaf della Nissan, ma un diffuso scetticismo continua ad aleggiare intorno alle vetture “zero emissioni”. … “Esiste una sorta di mistero intorno alle vetture elettriche”, dice Flavien Neuvy, direttore dell’Osservatorio Celtelem dell’automobile, che ha appena pubblicato uno studio mondiale in materia. “Sulla carta, è il veicolo ideale, ma rappresenta una tale rottura tecnologica che il consumatore non è pronto a fare il passo. Nel frattempo, ci si domanda se le pubbliche amministrazioni, che oggi si fanno un vanto di queste vetture, non la penalizzeranno un domani, come hanno fatto per il diesel”. Ma l’attenzione in materia è ben avviata.
Alcune novità 100% elettriche
Nell’ambito del Salone mondiale dell’auto che si tiene a Parigi dal 4 al 14 ottobre, non si parla solo di buone intenzione ma di vere e proprie novità al 100% elettriche, destinate ad una commercializzazione immediata. Contrariamente all’idea che ci si potrebbe fare, queste auto pioniere non sono concepite per la circolazione urbana. Sono dei veicoli a pieno titolo, con un’architettura piuttosto tradizionale. Le più in vista appartengono al segmento del lusso, dominato dai costruttori tedeschi. Ecco tre buone ragioni in merito: prima di tutto, il sovraccosto dovuto all’installazione di batterie molto pesanti, è proporzionalmente inferiore quando si tratta di una vettura venduta a 80.000 euro; poi, l’effetto Tesla, che ha fatto dell’elettrico la super novità della gamma alta; infine, le future (e molto strette) norme europee di emissione di CO2, che le aziende non potranno rispettare senza mettere in circolazione una quantità non indifferente di modelli “zero emissioni”.
Il salone parigino offre l’occasione di far emergere i progetti in merito delle aziende tedesche. Abbiamo una Audi e-Tron, un SUV molto ortodosso rispetto allo stile di questa marca nel tempo. Poi c’e’ la Mercedes che ha inaugurato la sua nuova EQC, altra proposta con alto tenore di Kwh. Gli estimatori sanno che devono adeguarsi a prezzi che girano intorno agli 80.000 euro. Dopo il lancio della Jaguar I-Pace (70.000 euro), e aspettando l’arrivo della BMW X3 elettrica, questi modelli di élite hanno automaticamente fatto decollare le vendite di questa nuova generazione che rivendica una autonomia reale intorno ai 400 Km. Niente di stravolgente dall’oggi al domani nel piccolo mondo dell’auto di prestigio, che annovera già numerose versioni ibride-ricaricabili, ma una prima rottura sta per arrivare.
La barriera del prezzo e dell’autonomia
Il salone di Parigi apre le porte anche a dei modelli meno di alta gamma, ma che dovrebbero avere una diffusione non marginale. In questo ambito, il piccolo SUV Kona (38.400 euro), la Nexo della Hyundai con costi maggiori (72.000 euro) ha una alimentazione ad idrogeno, con il vantaggio di avere un’autonomia simile a quella dei veicoli convenzionali. Presso i costruttori generalisti, ricordiamo la versione elettrica della tutta nuova DS3 Crossback che sarà disponibile nel 2019 ad un prezzo accessibile, 40.000 euro.
Facile e talvolta coinvolgente, la guida in una vettura elettrica si scontra ancora con la barriera del prezzo, ma anche con quella dell’autonomia. Malgrado i progressi realizzati, partire in vacanza con una vettura che bisogna ricaricare (con 45 minuti di tempo per farlo) per ogni 400 Km, non è entusiasmante per il consumatore medio. La rete dei luoghi di ricarica si sta sviluppando, ma senza dubbio con un ritmo insufficiente perché le reticenze vengano meno. Bisogna tuttavia ricordare che, nei primi tempi, la mobilità elettrica concernerà soprattutto gli spostamenti brevi e medi -la gran parte degli automobilisti non si spostano per più di 80 Km al giorno-, fatto che dovrebbe attenuare alcune riserve.
Tranne che in Cina, primo mercato mondiale automobilistico dove le autorità ne hanno fatto -per ragioni sia strategiche che ambientali- una priorità assoluta, l’orizzonte della vettura elettrica è ancora sfocato. Il salone mondiale dell’automobile ci permette comunque di dargli dei contorni più netti.
(articolo di Jean-Michel Normand, pubblicato sul quotidiano Le Monde del 04/10/2018)
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