E’ quasi una settimana che il sito web di Aduc è sotto attacco informatico. Per chi lo raggiunge, se non usa programmi che inibiscono la comparsa di pubblicità sul proprio browser, o se non usa alcuni browser open source che di default hanno queste funzioni, all’apertura di alcune pagine si aprono link continui su altre pagine che offrono di tutto, dal porno alle varie felicità informatiche ed economiche.
Aduc è associazione no-profit, con le donazioni come unica fonte di introito. Per cui, alcune di queste donazioni le stiamo utilizzando per i servizi professionali di alcuni tecnici alla bisogna. Ovviamente, se avevamo tanti soldi, non eravamo qui a disperarci e nel giro di poche ore avremmo forse già risolto il problema.
E’ il prezzo da pagare? Forse. Ci poniamo la domanda se i servizi di connessione alle reti, come accade per gli approvvigionamenti di energia, non debbano essere sicuri anche contro questi attacchi.
Ma di un’altra cosa invece siamo più sicuri, che quanto sta accadendo al nostro web in questi giorni - al netto di paranoie persecutorie dalle quali siamo abitualmente scevri - sia il prezzo maggiore da pagare. Al momento sembra che si tratti dei “mitici” hacker russi che cercano di distruggere tutto ciò che non è a loro funzionale per la propaganda che usano per obbligare altri a non dire cose disdicevoli per chi li paga. Non saremmo i primi e neanche gli ultimi: il web di Aduc è di informazione e consigli perché chi legge e lo usa possa avere opportunità per essere, economicamente e civicamente, più libero e indipendente da ogni forma di potere e oppressione.
Situazione che sta comportando il notevole rallentamento dei servizi e delle informazioni che eroghiamo: consulenza e assistenza su utenze e consumi, schede e articoli di informazione, notizie e commenti su libertà economiche, sociali e sanitarie.
Contesto che vede al momento circa 90mila iscritti e fruitori.
E soprattutto, sono ridimensionate le donazioni. Senza le quali, associazione che rifiuta ogni forma di finanziamento pubblico, Aduc rischia di compromettere pesantemente presenza ed attività.
Per chi, ritenendoci utile volesse dare una mano, anche speciale visto il contesto, qui il link su come aiutarci
(facendo attenzione ai problemi di apertura di cui sopra…)