Il problema degli autovelox a Firenze sta finendo nel chiacchiericcio politico per un rimescolamento dell’amministrazione di Palazzo Vecchio, il Sindaco delle prossime elezioni e i candidati per il prossimo Parlamento europeo, fino ad offrire a Matteo Renzi che si è lamentato delle multe un rilancio per l’estensione dell’aeroporto.
Gli automobilisti pagano e sembra che l’unica prospettiva sia che, siccome se ne parla tanto, tutti saranno più informati e più attenti.
Dice l’assessore al traffico che nei primi nove mesi del 2021 le multe sono state 81.132, ad agosto 2022, 396.699, e che lui è soddisfatto perché a giugno i quattro Velocar hanno fatto 81.000 multe, a settembre 56.000, il trenta per cento in meno e quindi significa che la prevenzione sta funzionando…. e i turisti che a giugno sono molti di più che non a settembre? Va beh, abbiamo capito, assessore… non sa che dire per giustificare l’obiettivo 2022 di 74 milioni da multe previsto in bilancio.
Rimane il problema di coloro che sono stati multati e che stanno ricevendo a raffica multe (spesso seriali – 1), a cui, sinceramente, non interessa molto quanto deve contare nell’amministrazione del Comune il partito dell’ex-Sindaco Renzi… sì che non rompa più sugli autovelox…
C’è sempre il tentativo di ricorso al giudice, ma è un tentativo e non risolve il problema, oltre a costare tempo e denaro per chi decide di farlo.
SANATORIA
Occorre intervenire subito, magari anche grazie all’opposizione di palazzo Vecchio che, al momento, si lamenta e non altro.
Opposizione e governo della città, se interessati ad amministrare e non usare ogni questione per la loro campagna elettorale permanente, potrebbero accordarsi su una sanatoria: chi, dal posizionamento dei nuovi velox ha ricevuto una multa per sforamenti con velocità tra 51 e 59 Kmh, presenta istanza di annullamento del verbale ad un qualunque ufficio di vigili (o invia per raccomandata A/R o pec), che provvedono all’annullamento della stessa. Il tutto entro una data xx, chè a quel punto si presume l’informazione sia circolata abbastanza per evitare sfaceli come quello in corso.
Nel contempo gli specifici assessori dovrebbero disposizioni perché le notifiche delle multe siano fatte non oltre una settimana dalla violazione.
Qualcuno potrebbe dire che il Comune con un provvedimento del genere si espone ad una denuncia/condanna da parte della Corte dei Conti, avendo in questo modo arrecato danno al patrimonio pubblico. Crediamo sia un rischio da correre, spiegandolo eventualmente ai giudici, visto che è in gioco la credibilità istituzionale e si è in questo modo rimediato ad una “
leggerezza”.
A questo punto, ovviamente, conta molto per il governo cittadino la voglia di ammettere la “
leggerezza”, dimostrando a se stesso e agli amministrati che un buon governo si comporta anche in questo modo.
Sarà in grado di farlo?
1 - Il metodo del Comune è questo: in genere la notifica arriva a casa negli ultimi dei 90 giorni entro cui deve essere fatta per legge. Solo allora il guidatore si rende conto che è transitato violando la legge e, spesso, si tratta di transiti giornalieri o pluri-giornalieri per motivi di lavoro. Quindi multe “a raffica”, che se fossero state notificate subito o dopo pochi giorni, è altamente probabile che il guidatore non avrebbe continuato a sforare i limiti.
Qui un caso di 56 multe...
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