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Il bracciale Power-Balance. Come ti vendo a caro prezzo un oggetto da due soldi
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Articolo di Redazione
4 febbraio 2011 18:39
 
Storia di un bracciale di silicone che... dà stabilità ed equilibrio, combatte lo stress e allevia i dolori tumorali.

L'idea
A Orange County, nella California meridionale, famosa per gli agrumi, per Disneyland e un florido scenario new-age, i fratelli Josh e Troy Rodarmel nel 2007 mettono in pratica una bella intuizione: lanciare sul mercato un bracciale di plastica con due piccoli ologrammi e il logo Power Balance, "capace" di accrescere il benessere di chi lo indossa. Costo di produzione 1, prezzo di vendita fino a 40.

Precedenti
Ma prima c'è stata l'esperienza di Andrew Park. Nel 1994, lo statunitense scopre all'aeroporto di Barcellona il bracciale bio-ray, che contiene un misterioso "regolatore magnetico", ideato da un altrettanto misterioso chiropratico di Mallorca. Park copia l'idea e produce il bracciale q-ray, capace -sostiene- di alleviare i dolori nei malati di cancro in quanto bilancia gli ioni positivi e negativi nell'organismo. Ha successo, fino a che nel settembre 2006 un tribunale lo condanna a restituire i soldi ai clienti imbrogliati, e lui deve ammettere d'aver sostenuto la storia degli ioni soltanto perché "suona bene". La cosa non scoraggia però i suoi numerosi imitatori, e di sicuro non i fratelli Rodarmel.

Riferimenti un po' nebulosi
"I produttori dei bracciali Power-Balance si basano su un linguaggio pseudoscientifico e leziosità esotiche", spiega il fisico Heinz Oberhummer. Utilizzano anche il nebuloso Ch'i, che nell'agopuntura, nel Feng Shui e in altri concetti dell'estremo oriente ha un suo ruolo, ed è un criterio tuttofare nell'esoterismo. Che cosa s'intenda con frequenze negative da sconfiggere o con armonizzazione del flusso energetico naturale, non viene chiarito. "Deve apparire misterioso", chiosa.

Il successo
Energia e armonia hanno invece convinto Shaquille O'Neal. Il superstar statunitense del basket è stato il primo a indossare il bracciale Power-Balance -una vera manna per l'azienda produttrice. Da allora in Germania lo comprano soprattutto gli sportivi. Ma il bracciale ha ricevuto smalto anche dalla cooperazione con Ovarian Cancer Research Fund, l'associazione di raccolta fondi per la ricerca sul cancro. O ancora, l'emittente CNBC ha designato il bracciale "prodotto sportivo del 2010". Lo portano anche David Beckham, Cristiano Ronaldo, Robert De Niro, Demi Moore e molti altri personaggi famosi; il pilota di Formula 1, Rubens Barrichello, ne è l'ambasciatore. Si parla di 2,5 milioni di persone al mondo che si sono fatte convincere da questa moderna versione dell'amuleto "zampa di lepre".

Prove d'efficacia
In alcuni negozi vengono proposti dei test per saggiare l'efficacia del bracciale di silicone. Il potenziale cliente è invitato a reggersi su una gamba sola e a tendere le braccia; il venditore fa pressione su un braccio fino a fargli perdere l'equilibrio. Nella seconda prova, il soggetto che intanto ha indossato il bracciale oppure ha in mano un adesivo dell'ologrammma, per lo più riesce a stare in equilibrio più a lungo. Allora c'è del vero!

Dubbi, denunce, diffide e contromosse
Gli scettici hanno due spiegazioni per il risultato positivo del test. La prima è che nella seconda prova il soggetto mantiene più a lungo l'equilibrio perché sa quel che è appena successo -una sorta di effetto allenamento. L'altra è quella che l'australiano Richard Saunders ha spiegato su Youtube: la prima volta il venditore preme verticalmente il braccio teso verso il basso; nella seconda prova fa pressione in diagonale, ciò che cambia il baricentro, ma il cliente non avverte la differenza. "E' un imbroglio", sostiene John Porcari della University of Wisconsin-La Crosse. "L'esito non ha nulla a che vedere con il bracciale. Tutto accade nella testa".
Da molte parti giungono cattive notizie e denunce per i produttori e i venditori dei bracciali. Anche in Australia soffia un vento contrario. In dicembre, il produttore ha avuto noie dalla Australian Competion and Consumer Commission per affermazioni non documentate e ingannevoli. Così, dal 22 dicembre sul sito australiano di Power Balance si legge: "Ammettiamo che non esistono prove scientificamente credibili a sostegno delle nostre affermazioni". Inoltre l'azienda non può più usare lo slogan "Performance Technology" e deve restituire i soldi ai clienti delusi.
Prudenza, è la nuova strategia della società. Anche il suo sito statunitense ha ridotto i testi promozionali, e il suo rappresentante in Germania, Christian Huser, dice: "Di fatto non esiste una prova empirica sull'efficacia di Power Balance. La gente la deve sperimentare su di sé". C'è da dire che su Facebook e nei forum sono in molti a lodarne i meriti in base al criterio: "A me è servito, e non m'importa se l'efficacia non è stata dimostrata".

Conclusioni
Può darsi che le frequenze d'energia dei bracciali diano un beneficio a chi ci crede. "Se si attiva una superstizione già presente, è possibile accrescere le prestazioni", dice la psicologa Lysann Damisch dell'Università di Colonia, che in Psychological Science pubblica uno studio su come funzionano i presunti amuleti.
La forza dell'illusione, dunque. Ma basta per giustificare un prodotto venduto a un prezzo che è quaranta volte il suo valore e con delle false promesse? No. Il prodotto più onesto di questo tipo lo vende l'associazione australiana Skeptic Bros. Si chiama Placebo Bands. Il suo slogan? "The power of belief" ("Il potere della fede").

(articolo di S. Herrmann, pubblicato sul quotidiano Suddeutsche Zeitung del 30/01/2011. Traduzione di Rosa a Marca)
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