"Una strategia fallita: la guerra contro le droghe", era il titolo del convegno che si e' svolto giovedi' scorso, organizzato dalla "Corporacion Escenarios" dell'ex presidente colombiano Ernesto Samper.
Tra i relatori era presente l'ex procuratore generale colombiano, Gustavo de Greiff, che attualmente insegna all'Universita' di Citta' del Messico. Prima o poi l'umanita' arrivera' alla conclusione che e' necessario regolare il mercato delle droghe: chi puo' seminare, chi puo' commercializzarla e come farlo; contemporaneamente promuovere e organizzare grandi campagne per prevenire il consumo di stupefacenti, questo il senso dell'intervento di de Greiff.
La repressione, come strumento per combattere il traffico della droga, e' semplicemente "fallita". La dimostrazione, per de Greiff, e' nelle cifre stesse, che dimostrano come, dopo molti decenni di repressione, sono aumentati i consumatori, le piantagioni illegali e sono calati i prezzi. L'ex procuratore ha chiuso il suo intervento con una domanda retorica: "qual'e' il trionfo della guerra contro la droga oggi?".
Un richiamo sulle strategie di lotta alla droga e' arrivato anche dall'ex presidente colombiano, Ernesto Samper, che ha lamentato come le autorita' colombiane hanno abbassato la guardia. In particolare Samper si e' riferito alla scarsa applicazione della legge da lui promossa per il sequestro dei beni dei narcotrafficanti, che e' stata poco e male applicata, mentre sarebbe stata molto piu' efficace delle estradizioni. Samper ha ricordato che la "strategia integrale" contro il traffico di stupefacenti, che era stata intrapresa dagli ultimi tre Governi liberali, "ora e' stata completamente disarticolata". A dimostrazione c'e' la crescita delle aere coltivate illegalmente. Un altro errore per l'ex presidente liberale e' stato quello di aver abbandonato la politica di corresponsabilita' nel problema con i Paesi consumatori, e avere incentrato tutta la strategia nella sola e crescente repressione.