
Zurigo è conosciuta come la capitale bancaria della Svizzera, e anche la sua capitale delle criptovalute. La città ospita il maggior numero di sportelli bancomat per criptovalute del Paese, con un numero sorprendentemente elevato concentrato nel quartiere di Langstrasse.
Metà di tutti i dispositivi per criptovalute di Zurigo si trovano nel quartiere di Langstrasse. Un'inchiesta del Tages-Anzeiger dimostra come la scarsa supervisione di questi dispositivi favorisca i truffatori.
In un caso, una donna di 85 anni è stata ingannata da un individuo che si spacciava per un agente di polizia, convincendola a prelevare 12.000 franchi svizzeri (14.600 dollari) e a depositarli tramite un bancomat per criptovalute in Langstrasse. In seguito ha scoperto che 1.000 franchi svizzeri erano scomparsi.
Nel 2023, l'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) ha segnalato che alcuni sportelli bancomat per criptovalute venivano utilizzati da reti di narcotrafficanti. Un'indagine del Tages-Anzeiger dimostra che gli sportelli bancomat per criptovalute vengono sfruttati anche da organizzazioni fraudolente.
La FINMA non esercita una vigilanza diretta sugli operatori di criptovalute, che sono invece regolamentati da organismi di autoregolamentazione (OAD).
La donna citata nell'articolo del Tages-Anzeiger non è riuscita a riavere indietro i suoi soldi, ma è riuscita a identificare il truffatore, che è stato successivamente arrestato ed è sospettato di aver truffato in totale 25.000 franchi svizzeri.
(SwissInfo.ch del 23/04/2025)
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