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Depenalizzazione droghe pesanti. Situazione in Canada e non solo
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Articolo di Redazione
23 novembre 2020 16:14
 
Il governo canadese ha risposto formalmente ad una petizione che chiede la depenalizzazione a livello nazionale delle droghe psichedeliche, sottolineando che sebbene le droghe rimangano illegali, alcune persone possono ottenere esenzioni per consumarle legalmente. Le sostanze devono essere studiate ulteriormente prima di una qualche riforma radicale, hanno detto il governo.
Quasi 15.000 canadesi hanno firmato questa estate una petizione ufficiale sul sito web della Camera dei Comuni chiedendo ai legislatori di depenalizzare piante e funghi enteogeni "quando usati per pratiche terapeutiche, in aggiunta alle cure mediche, per cerimonie di guarigione o crescita spirituale solitaria e auto-sviluppo." Il numero di firme ha ampiamente superato la soglia per ottenerre una risposta ufficiale da parte del governo, che è stata pubblicata questa settimana.
Oltre alla legislazione sulla depenalizzazione, la petizione ha chiesto anche al governo d rispettare le tradizioni storiche e culturali relative agli psichedelici. Si chiede di "interrompere immediatamente l'applicazione di norme o regolamenti che vietano o impongono restrizioni onerose sull'uso informato da parte dei maggiorenni, la coltivazione o la condivisione di qualsiasi pianta o fungo, laddove esista una tradizione del consumo consolidato".

Superando l'obiettivo delle 500 firme, la petizione è stata presetnata al Parlamento e il governo è stato obbligato a rispondere entro 45 giorni. La proposta è stata presentata alla Camera dei Comuni il 30 settembre. La risposta del governo include tre dichiarazioni: dei Ministri della giustizia, della salute e della sicurezza pubblica e della preparazione alle emergenze. Mentre due delle dichiarazioni riconoscono le opportunità di esenzioni individuali ai sensi del Controlled Drugs and Substances Act (CDSA) per alcuni tipi di consumo di droghe, tutte e tre le risposte ribadiscono che la produzione, il possesso e il traffico di sostanze psichedeliche devono rimanere reati. La più breve delle tre dichiarazioni è arrivata dal Ministro della Pubblica Sicurezza e della Preparazione alle Emergenze, firmata dal M.P. Joël Lightbound in qualità di segretario parlamentare. "La Royal Canadian Mounted Police (RCMP) è responsabile della prevenzione e delle indagini penali, dell'applicazione delle leggi federali, provinciali / territoriali e municipali e della sicurezza dei canadesi". "Si continuerà a far rispettare le norme esistenti, comprese quelle che vietano o impongono restrizioni sulla produzione, il possesso e/o il traffico di droghe e sostanze controllate".
Le risposte degli altri ministeri ripetono che le droghe sono illegali ai sensi della legge canadese e delle convenzioni internazionali sulle droghe, ma rilevano che la legge esistente contiene già alcuni percorsi per l'uso consentito. Per uso terapeutico tradizionale, si legge nella dichiarazione del Ministro della Salute, firmata da M.P. Darren Fisher, le droghe psichedeliche dovrebbero superare il processo di revisione dei farmaci del paese e ricevere l'autorizzazione dalla Health Canada. "Un'altra potenziale opzione per accedere a prodotti che non hanno ancora ottenuto la licenza per la vendita in Canada, e potrebbero essere ancora oggetto di indagine, è attraverso una sperimentazione clinica", è scritto nella risposta. Dato che le leggi e i regolamenti esistenti "forniscono già un meccanismo per accedere a tali organismi per scopi medici o scientifici, o per ragioni che sono altrimenti di interesse pubblico (come usi religiosi)", dice la risposta del ministro della Salute, "nessun emendamento potrà essere fatto alla legislazione o alle norme vigenti."

La più lunga delle tre dichiarazioni è arrivata dal ministro della Giustizia e procuratore generale David Lametti. Nella sua risposta, Lametti ha osservato che il ministro della Salute ha il potere di concedere esenzioni dalla CDSA "per scopi medici, scientifici o di interesse pubblico". La legge "fornisce al ministro una discrezionalità molto ampia nel decidere se concedere o meno un'esenzione", ha scritto. Come spiega Lametti, questi interessi pubblici includono la protezione delle libertà fondamentali, come la libertà di religione, di espressione e di riunione pacifica. "In circostanze in cui l'uso tradizionale di piante e funghi rientrasse in queste opzioni, il ministro sarebbe obbligato a considerare e bilanciare proporzionalmente le protezioni relative a salute e sicurezza pubblica."

A settembre, il ministro della Sanità canadese Patty Hajdu ha concesso a quattro malati di cancro il permesso di utilizzare i funghi di psilocibina per le cure di fine vita. Lametti ha anche sostenuto che l'ampia proposta di depenalizzazione della petizione metterebbe il Canada fuori dal rispetto delle convenzioni internazionali sulle droghe, inclusa la Convenzione delle Nazioni Unite del 1971 sulle sostanze psicotrope, che consente solo eccezzioni per l'uso tradizionale. "In generale, le eccezioni devono essere circoscritte piuttosto che ampie e aperte, come quelle proposte in questa petizione", ha scritto Lametti. "Detto questo, il Canada è impegnato nello sviluppo continuo di prove scientifiche in relazione alle sostanze controllate e continuerà a lavorare all'interno dei forum internazionali per aumentare la consapevolezza dell'impatto del consumo di droghe su particolari comunità e pratiche tradizionali".

Sebbene le risposte del governo non indichino alcuna riforma immediata, i sostenitori della depenalizzazione avevano precedentemente riconosciuto che la petizione non vincolante era principalmente simbolica. Il suo sponsor, il deputato Paul Manly del Partito dei Verdi, ha dichiarato ad agosto a Marijuana Moment che la petizione serve principalmente come "espressione di volontà democratica". "Abbiamo bisogno di discussioni serie su come funziona la legislazione per la depenalizzazione", aveva detto all'epoca. "In realtà sono a favore della piena legalizzazione e per togliere la droga dalle mani dei criminali organizzati e di regolamentarla adeguatamente. Questo è quello che dovrebbe essere il ruolo del governo e questa forma attuale di tentativo di regolamentare attraverso il Controlled Drugs and Substances Act e la criminalizzazione non ha funzionato".
Il gruppo promotore della petizione, la Canadian Psychedelic Association, ha detto, quando la petizione è stata presentata davanti al Parlamento a settembre, che i farmaci enteogeni "potrebbero essere il pezzo mancante cruciale per la guarigione da depressione, ansia, PTSD e tossicodipendenza, consentendo alle persone di rendersi conto di avere maggiore completezza, scopi e connessione con se stessi."

Le riforme degli psichedelici e di altre droghe stanno prendendo piede in Canada e altrove.
Negli Stati Uniti, in questo mese, gli elettori di Washington DC hanno approvato una norma per depenalizzare il possesso di sostanze enteogeniche a base di piante e funghi, mentre gli elettori dell'Oregon hanno approvato due importanti iniziative: una che depenalizza il possesso di tutte l droghe e un'altra che legalizza i funghi psilocibina per uso terapeutico. Le misure erano tra le numerose principali proposte di politica in materia di cannabis e droga nelle elezioni statali. Gli elettori hanno approvato ogni singolo referendum con un margine significativo.
In California, nel frattempo, le autorità statali e locali potrebbero presto prendere in considerazione alcune iniziative sulla depenalizzazione. Il senatore dello stato Scott Wiener, sta per presentare un disegno di legge statale per depenalizzare gli psichedelici.
Sono diverse le associazioni che a San Francisco stimolano le autorità locali perché legiferino in materia. Nello Stato di Washington c’è una certa mobilitazione per la depenalizzazione di tutte le droghe, con un disegno di legge che comincierà ad essere discusso nella prossima sessione della legislatura statale.
"Arrestare persone per droghe è semplicemente disumano", ha detto Peter Zuckerman, responsabile della campagna per l'iniziativa di decriminalizzazione recentemente approvata dall'Oregon, in una conferenza stampa sulla proposta di Washington. Ed ha auspicato che gli elettori di altri stati approvino riforme delle legislazioni penali, così come hanno fatto in Oregon: "L'attuale approccio alla droga sta fallendo".

(articolo di Ben Adlin, su Marijuana Momento del 20/11/2020)
 
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