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Depuratori inesistenti: un terzo delle famiglie di Maiori (Sa) alla battaglia del rimborso
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Articolo di Francesco Amato*
18 febbraio 2011 10:40
 
 Quella che segue è una storia emblematica dello stretto rapporto che intercorre tra la politica e la tutela dei diritti del cittadino.
Il 7 ottobre 2010, il Consiglio Comunale di Maiori (SA) approva all’unanimità una mozione, da me presentata in qualità di consigliere, che impegna l’Amministrazione ad attivarsi nella procedura per il rimborso della quota depurazione della tariffa idrica, come da sentenza della Corte Costituzionale n. 335/2008, nonché il Decreto del Ministero dell’Ambiente 30.09.09, e ciò in considerazione dell’assenza di un impianto di depurazione nel territorio comunale. In precedenza, il responsabile dell’area finanziaria del Comune aveva fatto presente che in bilancio sono stati “debitamente accantonati circa 480.000 euro”, da utilizzare per “effettuare le opportune restituzioni”.
Nonostante un mio ulteriore sollecito pubblico, non vi è stata nessuna risposta.
Ho deciso così, con i miei collaboratori, di attivare una procedura di messa in mora, invitando i cittadini a inviare al Comune una raccomandata di intimazione al rimborso, seguendo i criteri indicati dall’Aduc. Abbiamo raccolto l’adesione di circa 350 nuclei familiari sui mille del Comune e altri se ne stanno aggiungendo in questi giorni, senza calcolare poi chi ha agito in autonomia. Se dovesse ancora mancare una risposta, l’azione proseguirà.
Maiori è un piccolo centro della Costa d’Amalfi, a pochi passi da Ravello, che peraltro è il soggiorno preferito dall’on. Brunetta. E mi piacerebbe che il Ministro, noto per le sue polemiche contro la lentezza e l’elefantiasi della burocrazia amministrativa, venga a conoscenza di questa iniziativa, allo scopo di dare sostanza a una class action degna di altri Paesi civili: il messaggio che gli rivolgo è che lo Stato, sollecito quando il cittadino deve dare, non lo è altrettanto quando lo stesso cittadino deve ricevere.
E ciò per dimostrare che la tutela dei diritti, nella misura in cui è agita e non solamente proclamata, rende il cittadino consapevole e responsabile a fronte di una classe politica il più delle volte autoreferenziale.

* Consigliere comunale di Maiori - www.confrancescoamato.it

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