Sarà perché è stato tra i principali sponsor del presidente Usa che ha vinto… ormai è un sogno diffuso: aggiungi Musk a tavola.
Trump se l'è portato - pacche sulle spalle e saltelli insieme a sfare - in molti ultimi comizi, ed ora se lo nomina in un qualche posto di rilievo nell’esecutivo prossimo.
La Meloni, in difficoltà con le prigioni albanesi, dopo le occhiate dolci di New York e le slimonate della festa di partito, ha chiesto un aiutino contro i giudici italiani. Figurati a Musk cosa gliene frega… ecco l’aiutino: giudici andate via.
Come previsto, clamore mediatico a go-go: nelle province dell’ex-impero Usa, questo e altro. Non solo, ma oggi ancor più forte, una fragola tira l’altra, con un motivetto caro a Meloni e gang, Musk rilancia: non fatevi comandare da chi non è eletto, altrimenti, che razza di democrazia siete?
Giuggiole, giuggiole ovunque nei tavoli dove, sembra, sia anche scomparso Carlo Nordio, aborto di fantasma di se stesso che sedeva al posto di ministro della giustizia.
Intanto la voce si è sparsa a Baku dove, complice la Cop non la coop, IL Meloni si è incontrata con il turco Erdogan che, sulla via del ritorno, ha fatto sapere che un po’ di Musk servirebbe anche a lui… industria, tecnologia, innovazione bla bla … desiderio più industriale rispetto al politico meloniano… ma insomma: è Musk!
Intanto si sono sguinzagliati tutti i parlamentari del Governo ché, visto il successo, telefonano ai sindaci Fratelli, consigliando di chiamare Musk per conferirgli la cittadinanza ordinaria… ché qualcosa poi, alla fine, ci sarà anche per i loro territori.
Ultima soffiata: sembra che IL Meloni, sul volo di ritorno dall’Azerbaijan, dopo il nulla del suo intervento, ispirata dai tanti disgraziati che alla Cop (che non è la coop, suvvia) col cappello in mano chiedevano che le loro terre non continuassero a sprofondare per le magagne di quei riccazzi degli occidentali, abbia avuto una pensata geniale: Musk e piano Mattei per l’Africa… ecco la chiave.
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