E' ufficiale, oggi il Consiglio dei Ministri, su proposta del presidente del Consiglio, on. Silvio Berlusconi, ha deliberato la nomina di Pietro Soggiu a Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle politiche antidroga.
Soggiu si e' occupato di lotta agli stupefacenti per quasi tutta la sua carriera. Nel 1987 e' stato nominato responsabile del servizio centrale antidroga del Viminale, nel 1990, divenuto Prefetto, ha costituito e organizzato la Direzione centrale per i servizi antidroga, che ha diretto fino al 1995. Soggiu ha inoltre svolto numerose missioni contro il narcotraffico nei Paesi del Centro e Sud America, e in Estremo Oriente, oltre ad avere avuto numerosi incarichi all'Onu, all'Interpol e all'Europol, sempre in relazione alla droga.
Tra gli ultimi incarichi ricordiamo quello all'International control board dell'Onu di Vienna (Incb) dove non venne riconfermato, grazie ad un veto della Farnesina. Infatti nel luglio del 1998 Soggiu fu chiamato per un'audizione alla Commissione Esteri della Camera dei Deputati, allora presieduta dall'on. Achille Occhetto. Era in ballo un finanziamento per Tirana di circa 60 miliardi di lire e Soggiu dipinse l'Albania come un Paese davvero poco affidabile, polizia inefficace e corrotta, 34 distretti su 36 coltivatori di cannabis, insomma una sorta di Colombia a 70 chilometri dalle coste italiane. L'allora sottosegretario agli Esteri, Piero Fassino zitti' il Prefetto con un secco: "Lei sta mettendo in imbarazzo il Governo". Seguirono le proteste dei deputati dell'opposizione come Alfredo Mantovano di Alleanza Nazionale e Dario Rivolta di Forza Italia, nonche' di Maurizio Gasparri, che accusarono il Governo di allora di avere volutamente ignorato la grave situazione di corruzione generale dell'Albania pur di far arrivare i finanziamenti a Tirana. Il quadro politico e' cambiato, oggi sia Gasparri che Mantovano sono al Governo e Soggiu e' stato degnamente ricompensato.