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Italia-Svizzera. Pendolari in "erba"
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Articolo di Donatella Poretti
4 settembre 2001 18:15
 
Quando si vuole mangiare un bombolone alla crema, si va a cercare il bar che ce lo vende. Ammettiamo che per una stravagante disposizione comunale in una citta' sia vietata la vendita dei bomboloni alla crema, la soluzione piu' semplice che ci verrebbe in mente e' quella di andare a farsi un giro nella citta' piu' vicina, dove la stravagante disposizione non e' in vigore.
E' piu' o meno quello che accade con la vicina Svizzera, dove i canapai sono ammessi e la marijuana puo' essere tranquillamente acquistata nei negozi invece che dagli spacciatori. Il vantaggio non e' di poco conto, soprattutto per chi abita nelle vicinanze del confine svizzero. Il fenomeno del pendolarismo nel Canton Ticino e' in aumento costante, testimoniato da diversi fattori, primis fra tutti, l'esaurimento delle scorte di canapa indiana. Per quest'anno le riserve sono terminate, e il prossimo raccolto sara' disponibile solo in ottobre. Gli svizzeri evidentemente non avevano fatto i conti con il pendolarismo, infatti la produzione elvetica era bastante per coprire il 90% della domanda interna, quella estera non era stata presa in considerazione. Cosa succedera' ora e' tutto da capire, solitamente le leggi dell'economia di mercato sono molto semplici: se aumenta la domanda, l'offerta cerca di andare a coprirla, ma l'incertezza giuridica su un prodotto cosi' delicato non e' detto che porti alla conseguente realizzazione della formula economica.
A proposito di prodotti la cui vendita e' proibita in Italia e consentita in Svizzera, a causa di un vuoto legislativo, si possono trovare in vendita anche alcune droghe sintetiche prodotte in laboratorio. Le cosiddette "droghe sintetiche di ultima generazione" annoverano tra le sue fila, oltre alle piu' note Speed, Popper e Thai, delle pillole o delle fiale con dei nomi poco evocativi: Ghb, A22C-B, 2C-T-2, 2C-T-7, che comunque producono effetti simili, ovvero stimolanti-eccitanti, variando da pochi minuti a diverse ore la loro efficacia. Del resto anche in Italia certe sostanze inizialmente erano vendute liberamente, ne ricordo una per tutte: il Popper che si trovava nei Sexy Shop. Fino a che si sparse la notizia dell'uso improprio che ne veniva fatto, e venne cosi' inserito tra le sostanze proibite. Tornando al nostro esempio iniziale e' come se nella citta' immaginaria dei bomboloni vietati, la proibizione fosse derivata da un uso diffuso e improprio dei bomboloni stessi.
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