Siglato l’accordo tra Ue e Paesi del Mercosur (Uruguay, Paraguay, Brasile e Argentina).
E il primo passo di una ratifica che vedrà discussioni nel Parlamento europeo e in quelli nazionali.
L’idea di fondo è positiva perché permette alle merci di circolare tra queste due aree geografiche senza essere gravate di dazi:
- vantaggi per le aziende europee che potranno offrire i loro prodotti senza doverli gravare di costi che, di partenza, sono già un po’ fuori mercato per lo standard dei prezzi in quelle zone;
- vantaggi per le produzioni sudamericane che potranno moltiplicarsi per la facilità di esportare;
- vantaggi per i lavoratori di questi Paesi, e quelli limitrofi, che avranno più lavoro e non saranno costretti ad emigrare nel nord del continente americano e in Europa;
- vantaggi per i consumatori europei che avranno prodotti e prezzi competitivi;
- vantaggi per le produzioni europee che dovranno meglio qualificarsi per il mercato europeo stesso.
L’idea di fondo dovrà ora essere messa in pratica per le fasi successive, puntualizzando esigenze di mercato, lavoro e ambiente di entrambe le zone.
Chi non raccoglie questa opportunità, soprattutto in Italia e Francia, ha una concezione e pratica di politica ed economia come difesa di un fortino che - difendi e difendi - è prossimo ad implosione ed esplosione. Politiche migratorie e industriali chiuse sono l’anello debole dell’attuale Pianeta in esplosione, guerre incluse.
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