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Peru'. La lotta politica sulla legalizzazione delle piante di coca
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Articolo di Katia Moscano
29 settembre 2005 20:38
 
Il presidente di una delle regioni dove si coltiva la coca, sosterra' le proteste dei contadini dopo che una sentenza del grado di giudizio piu' alto ha stabilito l'incostituzionalita' delle coltivazioni.
Carlos Cuaresma, presidente del dipartimento di Cuzco, ha detto che accetta la sentenza, ma che sosterra' le proteste, mentre le autorita' regionali del dipartimento di Huanuco potrebbero appellarsi alla legge internazionale per cercare di ribaltare la sentenza.
A Cuzco e ad Huanuco e' stato stabilito, nel mese di giugno, che in alcune valli le piantagioni di coca erano legali, grazie ad alcune sommosse dei contadini locali. Questo passo e' stato uno shock, che ha provocato una crisi politica nazionale, con le dimissioni di alcuni ministri dell'amministrazione del presidente Alejandro Toledo.
Parte dei 10 mila ettari di coca sono coltivazioni legali, soprattutto nella regione di Cuzco, utilizzate per farne gomma da masticare o the alla coca, ma circa l'80% delle foglie diventano cocaina.
Il Peru' e' al secondo posto per la produzione di coca, e secondo le stime dell'Onu le coltivazioni lo scorso anno sono aumentate del 14%.
Il Governo ha argomentato in tribunale che le autorita' locali non hanno la competenza per stabilire delle regole autonome su questioni importanti come le piantagioni di coca. "Le leggi regionali sono state male interpretate" ha detto Nils Ericsson, capo dell'agenzia antidroghe peruviana. I dipartimenti hanno un ambito di competenze limitato alle loro regioni, mentre questo e' un ambito di interesse nazionale".
Anche se la sentenza dell'Alta Corte si e' basata sul conflitto tra leggi statali e regionali, e' stata anche critica sulla politica antidroghe del Governo, affermando il fallimento dei programmi alternativi, chiedendo un cambiamento di politica.
Malgrado l'indubbia, importante, tradizione dell'uso delle foglie di coca in Peru', molti analisti ritengono che la pianta sia diventata la principale fonte economica per le regioni piu' povere del Paese. "I contadini sarebbero stati incoscienti se negli ultimi anni avessero abbandonato questa pianta. Il prezzo delle foglie di coca e' aumentato del 20%, e nessun altro raccolto frutta come questo", ha detto Alvaro Vargas Llosa, dell'Independent Institute, un centro di ricerca, con sede a Washington.
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