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Peru'. Il preoccupante incremento delle coltivazioni di coca e le poche prospettive
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Articolo di Vincenzo Donvito
22 dicembre 2002 21:15
 
La coltivazione della foglia di coca ha mostrato un preoccupante incremento durante il 2002, nonostante l'aumento delle eradicazioni. Lo sostiene un funzionario del Dipartimento di Stato degli Usa, che non ha voluto che il suo nome fosse divulgato.
Dopo un lento avvio all'inizio dell'anno (fino a settembre sono stati eradicati solo 2.200 ettari), il Peru' ha aumentato il suo ritmo, fino a raggiungere, nella settimana appena conclusa, l'obiettivo annuale di 7 mila ettari. Senza embargo- dice sempre il funzionario Usa- il Peru' non avrebbe potuto avvicinarsi all'obiettivo. "Ma nonostante le eradicazioni, ci aspettiamo un incremento di queste coltivazioni".
Il Dipartimento di Stato, all'inizio del prossimo anno, spera di pubblicare le sue statistiche annuali sulle coltivazioni di coca. Secondo le cifre ufficiali piu' recenti, alla fine del 2001 il Peru' aveva 34 mila ettari coltivati a foglia di coca. L'Onu, invece, aveva calcolato che questi ettari fossero 46.232, mentre per alcuni esperti peruviani sarebbero 60 mila. Secondo lo zar antidroga del Peru', Nils Ericsson, durante il mese di settembre di quest'anno le coltivazioni hanno raggiunto i 50 mila ettari.
In Colombia, che conta sull'appoggio degli Usa per le eradicazioni e per combattere i terroristi che vi lucrano sopra, sempre secondo gli Usa, nel 2001, gli ettari coltivati a foglia di coca erano stimati in 169 mila. Mentre, per le autorita' colombiane sarebbero stati 145 mila. Nonostante, a differenza del Peru' dove le eradicazioni sono fatte a mano, in quel Paese vengano fatte con l'irrorazione aerea di erbicidi (in particolare il glifosato: puridenunciato a diversi livelli per la sua pericolosita' anche sugli esseri umani).
Non sono pochi gli addetti ai lavori che credono che, proprio per questa forma radicale di eradicazione e dei suoi innegabili risultati, le coltivazioni si siano spostate in Peru'.
"L'obiettivo delle eradicazioni peruviane deve essere maggiorato, altrimenti ci sono buone possibilita' di un ritorno in larga scala della coca, in fuga dalla Colombia", dice sempre il nostro funzionario, che continua: "il minimo, nel 2003 deve essere tra 12 e 15 mila ettari. Sono cifre logisticamente possibili".
Abitualmente un piccola quantita' di coca -che per secoli e' stata masticata per combattere gli effetti dell'altitudine- viene venduta legalmente per fare degli infusi.
Le eradicazioni delle piantagioni in Peru, sono aumentate quando l'agenzia antidroga DeVida ha offerto agli agricoltori un compenso in denaro e vari benefici sul lavoro perche' lo facessero volontariamente. In precedenza, tutte le eradicazioni era fatte con la forza. Quest'anno, senza embargo, le eradicazioni volontarie sono state circa l'11%. Gli agricoltori -delusi per i bassi guadagni delle coltivazioni legali, come il caffe' e la frutta, che non danno ricavi di 3,5/4 Usd a chilogrammo come la foglia di coca- sono recalcitranti ad abbandonare le loro coltivazioni.
Intanto in Peru' si spera che l'Amministrazione di Gorge W.Bush reintroduca il programma aereo che era stato interrotto lo scorso anno dopo che le Forze Armate peruviane spararono contro un piccolo aereo, uccidendo -scambiandoli per narcotrafficanti- una donna Usa in missione e il suo piccolo figlio.
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