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Spagna. E' arrivato il test che rileva il consumo di droga
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Articolo di Rosa a Marca
17 luglio 2002 18:52
 
Dal 16 luglio e' disponibile nelle farmacie spagnole l'Arifarm-test, che permette di individuare nel sudore o nell'urina le tracce di quattro tipi di droga: hashish, cocaina, anfetamine, oppiacei. Il test dovrebbe aiutare i genitori a scoprire se i figli fanno uso di queste sostanze. Ma Plan Nacional sobre Drogas e le associazioni di assistenza ai tossicodipendenti dubitano che sia un sistema efficace.
Arifarm-test e' un reagente che cambia colore quando entra in contatto con queste sostanze, sia direttamente, sia indirettamente su tessuti impregnati di sudore recente. La responsabile spagnola del test, Carmen Bau, ha spiegato che il metodo e' utilizzabile senza il consenso dell'interessato solo in caso di minorenni i cui genitori siano anche i tutori. In tutti gli altri casi il suo uso e' illegale. Ha inoltre precisato che Arifarm individua le droghe, ma non la quantita'.
In Usa il prodotto e' sul mercato da quattro anni e il suo impiego e' stato omologato dalla FDA. In Europa e' la Spagna il primo Paese a commercializzarlo. Costa sui 60 euro, ma non ha un prezzo fisso poiche' e' fuori dall'elenco dei medicinali, infatti non ha nemmeno "valore legale", come ha precisato il responsabile del prodotto. Cio' significa che in un procedimento legale servirebbero altri tipi di analisi.
Plan Nacional sobre Drogas preferisce strade diverse per la prevenzione, e comunque aspetta di vedere come funziona il sistema del cerotto, introdotto dalla Comunita' di Madrid. "Pensiamo che il rapporto genitori-figli debba essere fluido e dialogante. E' vero che gli strumenti esistono per essere utilizzati, ma allora questo metodo sembrerebbe piu' utile nel caso di prigionieri che seguono un trattamento di disassuefazione, per esempio". Per il direttore tecnico di Fundacion de Ayuda contra la Drogadiccion, Eusebio Megias, l'uso del test e' possibile solo se c'e' l'accordo tra genitori e figli. "Non credo che serva ad evitare l'uso di droghe, mentre e' piu' probabile che deteriori i rapporti familiari". Linea condivisa dal responsabile della Comision sobre Drogas del Colegio Oficial de Farmaceuticos de Barcelona, Rafael Borras. Il presidente della Union de Asociaciones y Entitades de Atencion al Drogodependiente, Antonio Escobedo, fa notare che la sua organizzazione si e' opposta anche all'uso del cerotto come forma di controllo dei genitori sui figli. "Noi siamo contrari a questi metodi di per se', a meno che non siano utilizzati in ambito poliziesco. Altra cosa e' il suo uso volontario da parte di giovani che stanno seguendo un programma di disintossicazione".
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