L'aumento del flusso di immigranti dalla Somalia e da altri Paesi dell'Africa, nonche' dai Paesi del Medio Oriente, ha fatto si' che in alcune citta' Usa aumentasse il consumo della droga illegale khat.
Questa droga e' gia' diffusa in citta' come Detroit e New York fin dal 1980, ma -come fanno sapere le autorita'- e' stata sostanzialmente sconosciuta a Columbus e Minneapolis fino alla fine degli anni 90, il cui uso e' stato circoscritto alle comunita' degli immigrati.
La khat e' illegale negli Usa dal 1993. Come fa sapere la Dea, il suo uso prolungato causa violenza e depressione che puo' portare fino al suicidio: una dipendenza molto simile a quella da anfetamine.
Omar Jamal, executive manager del Somali Justice Advocacy Center in St.Paul Minnesota (dove vive la piu' numerosa comunita' di somali in Usa: 50 mila persone), dice che "la khat sta ai somali cosi' come il caffe' sta agli americani".
Una confezione da 15 a 35 pezzi, in Columbus costa circa 40 Usd, e si usa masticandola come il tabacco.
La maggiorparte di khat che circola negli Usa, viene dall'Africa dell'est, che e' il maggiore esportatore al mondo. Siccome il principio attivo della khat diminuisce dopo 48 ore dalla sua produzione, le spedizioni avvengono abitualmente con corrieri aerei.
A Columbus, dove vive la seconda comunita' di somali (circa 30 mila persone), quest'anno la polizia ha sequestrato circa 400 Kg di khat, mentre lo scorso anno erano circa 300, e nel 2000 solo circa 4 Kg. La polizia inoltre non e' in grado di stabilire quanti siano i crimini commessi correlati a questa droga, perche', per l'appunto, non e' classificata come droga.
A livello federale, i sequestri del 2001 sono stati di 40 tonnellate, il doppio del 1996. Alcune sentenze federali che funzionano da punto di riferimento, hanno condannato il possesso di circa 20 Kg di khat con 16 mesi di prigione.