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899. Mezzo milione di euro al mese con le truffe ai telespettatori. Sanzioni dell'Antitrust
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Comunicato di Domenico Murrone
12 settembre 2008 0:00
 
Quasi 500 mila euro di fatturato in un mese. A tanto ammontano i ricavi della societa' Media Business Maker, l'organizzatrice di uno dei tanti quiz fasulli in onda su alcune tv:  domande facili facili invitano a telefonare a numeri speciali 899 al costo di 15 euro a chiamata. A seguito di una nostra denuncia (1), la societa' palermitana e' stata condannata dall'Antitrust, per pratica commerciale scorretta, al pagamento di 80 mila euro di multa. Sanzionata anche Canale Italia, la tv su cui andavano in onda i pseudo quiz, 90 mila euro di multa.
 
Il quiz incriminato, denominato Christmas-Game, ando' in onda tra il 7 dicembre 2007 e l'8 gennaio 2008. In quel periodo, per il solo quiz in questione, Media Business Maker ebbe un fatturato di 436 mila euro, complessivamente 745 mila euro. E quante sono le aziende italiane che si possono permettere un volume d'affari di mezzo milioni di euro derivanti da una singola iniziativa? Poche, rapportato all'anno fa circa cinque milioni di euro.
Come definire le migliaia di imprenditori che tutti i giorni devono lottare con le banche per ottenere affidamenti di soli 10 mila euro? Citrulli? Basterebbe affittare dei numeri speciali da un gestore telefonico, uno spazio televisivo da un tv privata (che vista la quota di pubblicita' raccolta da Rai, Mediaset e Sky, venderebbero l'anima al diavolo per avere un po' di introiti) e truffare allegramente gli italiani in diretta televisiva. Tanto poi ci pensa il gestore telefonico al recupero crediti, addebitando il frutto di una condotta commerciale scorretta (se non illecita) sulla bolletta.
 
In Italia e' andata avanti cosi' per anni, con le autorita' di controllo, dall'Agcom al ministero delle Comunicazioni, che lo hanno permesso.
Dal primo ottobre entrera' in vigore un nuovo regolamento sui numeri speciali tipo 899 (che saranno disabilitati a tutti). Pero', migliaia di utenti che in questi anni hanno ricevuto bollette gonfiate, continuano a lottare coi gestori telefonici, che tentano con mezzi energici di ottenere il pagamento. E' urgente un intervento delle autorita' che stoppi queste pratiche e che faccia tabula rasa dei contenziosi in corso.
 
E' urgente che, per evitare gli errori del passato, Agcom e ministero osservino quello che sta gia' accadendo. Molte attivita' che prima utilizzavano in modo truffaldino prevalentemente le numerazioni speciali della telefonia fissa, si stanno spostando verso i cellulari, con pseudo servizi (loghi, suonerie, chat, ecc.) attivabili inviando un semplice sms a numeri che iniziano per 48xxx.
Le prime avvisaglie ci sono? Avremo controllori meno inetti rispetto al passato?
 
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