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Aduc Osservatorio Firenze – Voragine Lungarno Torrigiani: tutti colpevoli, nessun colpevole…
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Comunicato di Vincenzo Donvito
13 giugno 2018 10:48
 
 “Si deve rilevare che la situazione attuale non é riconducibile alla condotta di ben individuati specifici soggetti in un determinato e circoscritto arco temporale, ma la sommatoria di decisioni e provvedimenti a carico di più soggetti competenti e che si estendono in un orizzonte di tempo pluriennale con livelli di responsabilità diverse e diffuse e, pertanto, suddivisi tra un numero indeterminato, ma cospiscuo di soggetti che a vario titolo hanno concorso a determinare la situazione sopra riportata e di cui il crollo di lungarno Torrigiani é solo un grande epilogo”. Così la richiesta di archiviazione del pubblico ministero della procura di Firenze che il giudice per le indagini preliminari ha accolto formalizzando la chiusura del caso “lungarno Torrigiani” (1).
Come abbiamo sintetizzato nel titolo: tutti colpevoli, quindi nessun colpevole. Rimane aperto ovviamente il capitolo degli eventuali risarcimenti civili per chi ha subito danni come, per esempio, i proprietari della auto che sono finite nella voragine e i negozi della zona. Era il 25 maggio 2016. Firenze finì sulle pagine di tutti i media mondiali con la voragine accanto a Ponte Vecchio. L’amministratore delegato di Publiacqua si dimise, sdegno di tutti, amministrazione comunale in prima fila che, oltre a promettere ritorsioni contro i responsabili (il braccio di ferro Comune/Publiacqua sembrò notevole) -bisogna riconoscerlo- rimediò abbastanza velocemente alla situazione infrastrutturale.
Quanto affermato nella richiesta -accolta- di archiviazione, non é una novità nella giurisprudenza dell’amministrazione della nostra giustizia. Noi siamo cittadini comuni e facciamo questo ragionamento: se i responsabili sono stati tanti e diversi, nel tempo e nei fatti, perché nessuno é responsabile? Siamo in presenza di una rete idrica dove le perdite, per cattiva manutenzione delle tubature, rappresentano il 36%; l’acqua disseminata nel terreno dovrebbe rendere piu’ precaria la stabilita’ dello stesso, anche e soprattutto in quel lungarno dove lo smottamento della collina verso l’Arno esiste. E il Comune ha la responsabilità di verificare se il servizio che le viene prestato da Publiacqua sia come dovrebbe essere, mentre Publiacqua ha altrettanto responsabilità di prestare il servizio nei termini pattuiti. Qual é, quindi, la funzione dei dirigenti di Publiacqua e Comune di Firenze, consapevoli da sempre di una situazione precaria?
Domanda a cui, probabilmente, nessuno risponderà. Crediamo che sia grazie a questo metodo di procedere della magistratura che amministratori pubblici e di grande aziende (coinvolte o meno col pubblico) si sentono impunibili e continuano ad agire con leggerezza nel mandato conferitogli.

1 – dal quotidiano La Nazione del 13/06/2018
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