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 Aduc osservatorio Lecce – Multe in città tra indisciplina e vessazione. Si ponga riparo, l’esempio di via Adua
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Comunicato di Alessandro Gallucci
11 aprile 2018 7:46
 
 È di questi giorni la notizia che Lecce è la prima città del sud Italia per numero di multe per infrazioni al codice della strada. Lecce città d’arte e di verbali, insomma. A guardare come guidiamo in città – escluderci sarebbe ipocrita – per alcuni versi non c’è tanto da meravigliarsi. Basta ciò a spiegare questo dato? Secondo noi assolutamente no. Nelle pieghe dell’indisciplina di noi cittadini s’inserisce l’inerzia pubblica che si trasforma bellamente in vessazione ad opera di vigili ed ausiliari del traffico. Su quest’ultimo fronte il Sindaco ha rassicurato che l’amministrazione sta lavorando per valutare la re-introduzione dell’avviso bonario per i “grattini” scaduti. Speriamo avvenga velocemente.
Più efficienza e chiarezza rispetto al passato, invece, la si richiede e dobbiamo tutti pretenderla laddove non c’è da spremere le meningi, ma semplicemente da mantenere in buono stato l’esistente e chiarire ciò che chiaro non è. Agevoliamo la comprensione con un esempio: lato destro di via Adua. Le foto lo dimostrano: il cartello del divieto di fermata (sappiamo che è tale solo dopo averlo visto) è girato al contrario rispetto al senso unico di marcia. Come si pretende che l’automobilista debba avere certezza che lì vige un divieto di fermata?
Proseguendo sulla via, nello spazio retrostante l’ateneo, fuori dalla carreggiata si elevano sanzioni – praticamente ogni sabato sera e non solo – per divieto di fermata anche se quello spazio si trova dopo un’intersezione con un’uscita privata e quindi il divieto andrebbe ripetuto o quanto meno segnalato come continuo fin dall’inizio della strada. Basterebbe rimettere al proprio posto quel segnale e aggiungerne un altro, doveroso, se lì si vogliono contestare infrazioni, come accade. Quante multe ingiuste vengono elevate? Soldi facili per il comune (pagare costa meno che opporsi), salvo quei pochi casi in cui cittadini, irretiti dal torto, spendono tempo e soldi per contestare quei verbali. Supereroi contro la municipale.


 


 
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