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ALIMENTI IRRADIATI IN ARRIVO
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Comunicato 
24 aprile 2001 0:00
 



Roma, 24 Aprile 2001. Arriveranno. Sono gli alimenti irradiati. La tecnica di bombardare gli alimenti con radiazioni ionizzanti per conservarli -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- e' gia' stata autorizzata in sede europea, con la direttiva 1999/2/3/CE del Parlamento e del Consiglio e recepita con D. Leg. n.94 del 30/1/2001 (1), per le erbe aromatiche essiccate, le spezie e i condimenti vegetali (attualmente vengono sottoposti a irradiazione agli, cipolle, patate). Successivamente verra' predisposto un elenco di prodotti alimentari che potranno essere conservati con la tecnica della irradiazione. Tale tecnica, applicabile alle spezie, alla frutta e alla carne, uova e altri prodotti, consiste nell'esporli a radiazioni beta, gamma, X ed elettroni per distruggere una serie di microorganismi patogeni (listeria, salmonella, campylobacter, e.coli, ecc.) ed e' raccomandata dalla Organizzazione mondiale della sanita' per motivi di igiene. Ma le radiazioni fanno paura al consumatore: vi e' motivo? Le radiazioni ionizzanti, come qualsiasi altro trattamento di conservazione, producono un ampio spettro di alterazioni nella composizione dell'alimento che possono riguardare tutte le macromolecole presenti. A dosi elevate il trattamento radiante su alimenti contenenti grassi induce la formazione di una sostanza il 2-DCB (2-dodecil-ciclobuta- none), che ingerito ha effetto citotossico (alterazione delle cellule) e genotossico (alterazione del patrimonio genetico). Il problema e' quindi aperto e occorre, proprio per evitare di allarmare i consumatori, che venga affrontato con la massima precauzione.
(1) GU n. 79 del 4.4.2001
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