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ALTO COSTO DEI CARBURANTI E ANTITRUST
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Comunicato 
22 febbraio 2000 0:00
 


MENTRE IL PRESIDENTE TESAURO RIFLETTE SULLA SITUAZIONE ITALIANA, I CONSUMATORI PAGANO IL POTERE DEL DUOPOLIO AGIP-IP / UNIONE PETROLIFERA

Firenze 22 febbraio 2000. Per il presidente dell'Antitrust, Giuseppe Tesauro, il problema dell'aumento dei prezzi dei carburanti non e' solo fiscale, ma ci sarebbero altre ragioni su cui per ora "non puo' parlare", ma su cui -ci fa sapere- "sta riflettendo".
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
I blocchi di parola e le riflessioni del presidente Tesauro li stanno pagando i consumatori, ogni giorno alla pompa di benzina. Questo crediamo che lo sappia anche il presidente dell'Antitrust, ma crediamo che prenda tempo perche' la posta in gioco e' alta, e dovrebbe colpire li' dove e' sempre difficile farlo: lo Stato.
Ma vogliamo aiutarlo a sbloccarsi, ripetendogli cio' che da tempo gli stiamo comunicando, e che -sembra- gli abbia procurato solo una riflessione.
I consumatori stanno pagando il potere del duopolio Agi-Ip/Unione Petrolifera, che si sono spartiti il mercato imponendo i loro prezzi. Con l'aggravante che l'Agip-Ip -proprieta' del Tesoro, quindi dello Stato- e' lo stesso che fa le regole da rispettare, assumendo cosi' la veste di controllore e controllato: fa i suoi interessi aziendali di Spa, imponendo le regole che anche gli altri devono rispettare. Questi altri, non potendo fare di meglio che galleggiare nel finto mercato, si sono adeguati associandosi nell'Unione Petrolifera, giocando in duetto con lo Stato.
In questa situazione da "padroni delle ferriere" (che l'economista Ernesto Rossi denunciava gia' negli anni '60) si inserisce il Governo che, per dare segnali di interessamento, emana inutili decreti legge a tempo per la riduzione del carico fiscale: cioe' si mette a disposizione del finto gioco di mercato in cui lui stesso e' protagonista: leva da una parte con la riduzione fiscale forfettaria, ma prende dall'altra con la percentuale fiscale che cresce con l'aumento del prezzo; si potrebbe credere che "faccia pari", ma visto il metodo furbetto, siamo fortemente portati a credere che ci guadagni.
Intanto il presidente Giuseppe Tesauro "sta riflettendo". Visti i suoi tempi lunghi e il degenerare della situazione, non ci resta che sperare in una illuminazione.
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