Ha fatto notizia che un giudice d’Appello di Firenze ha confermato la condanna del Comune per impropria installazione dell’autovelox in viale Etruria. Una condanna in più rispetto anche a numerose sentenze di Cassazione che, anche per altri viali, hanno sempre condannato il Comune. Dal 2010, quando Aduc si è attivata in materia, migliaia di ricorsi che abbiamo fatto presentare sono quasi sempre risultati vincenti.
Ma, attenzione, questa sentenza di oggi e le precedenti riguardano fatti antecedenti il 2020, quando la legge indicava certe caratteristiche per le strade su cui potevano essere installate queste macchinette automatiche *, e il Comune le violava.
A settembre 2020, col decreto semplificazioni (120/2020), il legislatore ha dato una mano alle irregolarità fiorentine, e non solo. Invece di imporre ai Comuni di rivedere le installazioni, è stata cambiata la legge: autovelox automatici sono possibili in tutte le strade urbane… quindi anche in piazza Signoria….
Il problema è stato quindi “risolto” facendo deroga alla sicurezza stradale e accettando di fatto le irregolarità del Comune. Che, purtroppo, si è ben guardato dal rivedere la propria politica in materia, per esempio non multando a gogo chi sfora i 50 KmH (facilissimo sui viali) ma mettendo dissuasori di velocità. Il Comune ha gioito vedendo confermata la sua politica di introiti finanziari dalle multe, continuando a venir meno alla propria vocazione di informatore ed educatore verso gli automobilisti indisciplinati: siamo sicuri che educhi meglio (e generi maggiore sicurezza) una multa che non evitare che il conducente violi il codice?
* strade a grande scorrimento urbano dotate di banchina laterale transitabile e senza strade laterali che si immettono sulla principale.
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